Sinossi:
Se le avventure di Geppetto, il creatore di Pinocchio,
fossero del tutto diverse da come le conosciamo? Se accanto alle peripezie del
burattino che si è fatto bambino vi fossero anche quelle di un padre che tanto
ha voluto un figliolo da costruirselo con le proprie mani? Fabio Stassi ha
scritto una storia nuova a partire da una storia classica, quella di uno dei
più grandi romanzi della letteratura italiana. Nelle sue pagine l’anziano
falegname diviene un uomo febbrile animato dal desiderio della paternità,
vittima di uno scherzo crudele dei suoi concittadini. Le gesta del burattino,
buffe, drammatiche, violente, si mischiano alle sue avventure, a loro volta
sorprendenti e a tratti sconcertanti. L’uomo Geppetto sembra uscire dalla fiaba
per grandi e piccini di Collodi e spostarsi su un palcoscenico contemporaneo
dove la povertà, la malattia, il bisogno di amore, la crudeltà e il riscatto
sono al centro della scena, motore concreto dell’azione. Così Geppetto diventa
il ritratto di un uomo introverso e temerario, candido e visionario, che si
accinge ad affrontare il mondo e a scoprirlo di nuovo, inseguendo il sogno di
una creatura che sia carne della sua carne, in cui riversare le emozioni e
l’affetto che porta dentro. Ma quel mondo lo disprezza e lo deride, rivelando
tutta la sua ferocia in una condanna impietosa della solitudine e della
diversità.
In Mastro Geppetto Stassi si abbandona con
evidente piacere a uno dei suoi grandi talenti, quello di plasmare la materia
reale e immaginaria delle storie e dei personaggi per trarne un racconto che
affonda le radici nel desiderio e nella fantasia, producendo la metamorfosi che
trasforma la finzione dell’arte letteraria nella verità più luminosa e
commovente, più dolorosa e umana.
Commento:
Siamo tutti abituati a leggere/guardare le avventure di
Pinocchio dal punto di vista di quel birbone d'un burattino, ma se per una
volta provassimo a metterci da quello del suo babbo? Fabio Stassi l'ha fatto,
peraltro con un'opera egregia, immaginando una vita prima di Pinocchio ed un contesto
sociale intorno a quel falegname così mite e paziente. Un contesto sociale
sorprendente e sorprendentemente realistico, un paesino arroccato sul fango, in
cui tutti si conoscono e – come accade solo raramente, per le grandi occasioni,
laddove normalmente forse si scannerebbero – si coalizzano contro il singolo,
il tocco, l'emarginato. Provoca una grande tristezza immaginare Geppetto come
ce lo rappresenta Stassi, perché questa rappresentazione tocca corde profonde
ed intime in ciascuno di noi, sia egli giovane o anziano, solo o circondato da
un gruppo di amici. Fa tenerezza quest'uomo poverissimo, ormai acciaccato dagli
anni, che conserva ancora l'innocenza e la voglia di sognare di un bambino. Gli
si vorrebbe quasi tendere la mano, incontrandolo per la via, e dirgli
"Vada, buon uomo, e non dia retta a nessuno, che il mondo è crudele con
chi si mostra debole". Lettura caldamente consigliata… a tutti.
Opera recensita: "Mastro Geppetto" di Fabio Stassi
Editore: Sellerio, 2021
Genere: narrativa italiana
Pagine: 220
Prezzo: 16,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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