Sinossi:
Non si muovono certo in un mondo di illusioni Lee e Dwight,
poliziotti, pugili, amici. Eppure il pericolo più grave per loro non arriva
dalla folla di
relitti umani e delinquenti che li circondano, né dalla
violenza e dalla corruzione di Los Angeles, né da Kay, la donna di cui entrambi
sono innamorati.
È un orrido delitto a sconvolgere per sempre la loro vita:
il massacro di Elizabeth Short, la "Dalia Nera", ragazza leggera,
allegra, imprudente, prostituta
a tempo perso. Una delle tante vittime consenzienti dello
show business e soprattutto di sé stessa. E quando Lee scompare
misteriosamente, per Dwight le
indagini si trasformano in una tremenda ossessione.
Elizabeth Short, aspirante attrice e prostituta per necessità,
viene barbaramente uccisa e ritrovata su un prato in un quartiere malfamato di
Los Angeles. Fra le centinaia di investigatori coinvolti al caso ci sono anche Lee
Blanchard e Dwight (detto Bucky) Bleichert, poliziotti, ex pugili, “soci” sul
lavoro ed amici al di fuori.
Mentre Bucky non vuole lasciarsi coinvolgere, Lee viene particolarmente
colpito dal caso “dalia nera” e per una serie di circostanze concomitanti
finisce per perdere il controllo e fugge inspiegabilmente in Messico facendo
perdere le sue tracce. Suo malgrado, Bucky si ritrova coinvolto nella vicenda
della Dalia nera che, contrariamente alle apparenze, si dimostra sempre più
articolata, misteriosa ed inestricabile. Quando il caso, irrisolto, viene chiuso
dopo numerosi colpi di scena, Bucky viene rimandato a pattugliare i quartieri
malfamati di Los Angeles, ma non riesce a staccarsi dal ricordo di Betty Short,
la dalia, nemmeno quando è con Key, l’enigmatica compagna del suo ex collega ed
amico Lee, diventata nel frattempo sua moglie. Così, fra un matrimonio
naufragato, una vita piena di bugie ed una carriera costantemente in bilico,
Bucky torna sulle tracce dell’assassino della dalia e scopre un’intrigo
familiare molto più sordido e squallido di quanto potesse immaginare.
Questa, per sommi capi, la trama. Ora, per dovere di obiettività,
vi dirò che si tratta, tutto considerato, di un buon libro… a me, comunque, non
è piaciuto troppo: l’ho trovato soprattutto lento! Sebbene il numero di pagine
non sia per nulla proibitivo, la lettura mi è risultata stancante, con pochi
picchi di suspense e sostanzialmente monocorde. Probabilmente questa sensazione
è stata acuita dal fatto che a raccontare tutto è la voce narrante di Bucky in
prima persona e l’autore spesso si sofferma troppo su circostanze, fatti,
sensazioni del poliziotto che rallentano lo svolgersi dell’intreccio.
In definitiva, la storia in sé è gradevole, ma non ho
apprezzato lo stile usato dall’autore nel raccontarla. Perciò, se vi piacciono
i libri lenti potrete facilmente avere un parere contrario al mio a fine
lettura. Se invece siete abituati a thriller incalzanti e costantemente al
cardiopalma questo libro potrebbe non piacervi.
Considerazioni personali a parte, “dalia nera” è salutato
dai più come un ottimo libro, uno tra i migliori di quest’autore noto fra gli
estimatori del genere noir. Tra l’altro “dalia nera” basato su un caso
realmente accaduto e dal quale è stato tratto anche un film omonimo, è il primo
della tetralogia di Los Angeles o “L. A. quartet”, ambientata nella Los Angeles
degli anni 40 e 50. Perciò, se dovesse piacervi questo primo libro, sappiate
che il ciclo si compone, nell’ordine, di “dalia nera”, “Il grande nulla”, “L.
A. Confidential” e “White jazz”. Beh, non mi resta che augurare buona lettura a
chi vorrà provarci!
Opera recensita: “Dalia nera” di James Ellroy
Editore: Mondadori, prima ed. originale 1987, in Italia nel
2006
Genere: Noir
Ambientazione: Los Angeles (U.S.A.)
Pagine: 349
Prezzo: 9,50 €
Consigliato: sì/no.
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