Sinossi:
Armadale è un nome, ma il
romanzo non è la storia del personaggio che lo porta. È piuttosto la storia del
nome stesso, anzi del mistero che vi si cela. Perché sono quattro gli Allan
Armadale coinvolti nella vicenda, due padri e i rispettivi figli: opera del
destino o del caso? Quando l’anziano Allan Armadale, in punto di morte, affida
a una lettera una confessione terribile, non immagina nemmeno lontanamente le
ripercussioni che ne seguiranno: il segreto che rivela coinvolge la misteriosa
Lydia Gwilt, tentatrice dai capelli rosso fuoco, bigama, dipendente dal laudano
e avvelenatrice di mariti. I suoi maliziosi intrighi carburano la trama di
questo dramma appassionante: una storia di identità confuse, maledizioni
ereditate, rivalità amorose, spionaggio, denaro… e assassinio. Il personaggio
di Lydia Gwilt orripilò i critici dell’epoca, al punto che un recensore la
descrisse come «una delle donne maligne più recidive di sempre, i cui
espedienti e le cui brame hanno infangato la narrativa». Resta fra le più enigmatiche
e affascinanti donne del diciannovesimo secolo, il cuore nero della più
sensazionale fra le sensation novel vittoriane. Considerato tra i capolavori di
Collins, Armadale, romanzo a tinte forti e pieno di suggestioni, conferma il
talento magistrale dell’autore nel tessere un intreccio in maniera impeccabile.
Commento:
Superstizione, sogno,
fatalismo, vendetta ed amicizia sono gli ingredienti principali di questo lungo
romanzo di Wilkie Collins uscito per la prima volta a puntate nel 1865. Il
titolo è eloquente: Armadale è non solo il nome dei due ragazzi protagonisti di
questo libro, ma il punto focale attorno al quale ruotano le vicende raccontate
in queste ottocento pagine. Allan Armadale si chiama il padre beffato che nel
prologo racconta al figlio neonato – che come da tradizione porta il suo stesso
nome e cognome – la vicenda che lo lega indissolubilmente ad un suo omonimo dal
quale dovrà, in futuro, tenersi lontano ad ogni costo. Questa famigerata
lettera sarà il punto di partenza della storia appassionante qui raccontata con
suspense e maestria. Ruolo chiave nel congiungere le strade di questi due
giovani omonimi ce l'avrà il destino, il caso, la fatalità che li porterà ad
incontrarsi: due giovani con lo stesso nome, ma con caratteri che non
potrebbero essere più diversi, accomunati però da un unico grande valore che li
salverà… l'importanza quasi viscerale che entrambi danno all'amicizia.
In estrema sintesi, il mio
gradimento per questo romanzo si attesta un filo sotto ad altre opere dello
stesso autore che ho amato, ma nonostante ciò "Armadale" mi è
piaciuto molto: belli i personaggi – soprattutto Mindwinter, Bashwood, i due
avvocati Pedgift, Mamma Oldershaw e l'indimenticabile Miss Gwilt, l'altra
protagonista indiscussa di questa storia. Belle le ambientazioni, il
back-ground culturale dell'Inghilterra di metà Ottocento, la suspense e il
fatalismo che traboccano da queste pagine fin quasi ad assumere una propria dimensione,
fino quasi a diventare personaggi viventi in grado di modificare le sorti dei
protagonisti. Consiglio la lettura di questo libro che conferma Wilkie Collins
come una delle voci più pregevoli del romanzo inglese dell'Ottocento.
Opera recensita:
"Armadale" di Wilkie Collins
Editore: Fazzi
Genere: letteratura
inglese
Ambientazione:
Inghilterra, metà Ottocento
Pagine: 811
Prezzo: 18,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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