Sinossi:
16 aprile 2013, una sera qualunque. Lucia, una giovane
avvocatessa di Pesaro, torna a casa dopo essere stata in piscina. Ad
attenderla, dentro il suo appartamento,
trova un uomo incappuccialo che le tira in faccia dell'acido
sfigurandola. Le ustioni, devastanti, corrodono anche il dorso della sua mano
destra. Quella
stessa notte viene arrestato come mandante dell'aggressione
Luca Varani, avvocato, che con Lucia aveva avuto una tormentata relazione
troncata da lei nell'agosto
del 2012 e che, secondo la magistratura, aveva assoldato per
l'agguato due sicari albanesi, pure loro poi arrestati. Come avviene in molti,
troppi episodi
di violenza contro le donne, anche in questo caso è stato
l'abbandono a innescare la miccia del risentimento. Lo schema è purtroppo
"classico": il possesso
scambiato per amore, la rabbia che diventa ferocia, fino
all'essenza della crudeltà: l'acido in faccia. In questo libro Lucia Annibali
ripercorre la sua
storia con quell'uomo, dal corteggiamento al processo
("Il tempo con lui è stato una bestia che digrignava i denti e io mi
lasciavo sbranare"); passa in
rassegna i momenti dell'emozione e quelli della sofferenza;
racconta l'acido che scioglieva il suo viso ("Un minuto dopo la belva era
ammaestrata") e poi
i mesi bui e dolorosissimi, segnati anche dal rischio di
rimanere cieca. Per la sua tenacia, la sua determinazione e il coraggio di
mostrarsi, oggi Lucia
è diventata un'icona, punto di riferimento per tutte le
altre donne...
16 aprile 2013. Uno sconosciuto tende un agguato alla
giovane avvocatessa Lucia Annibali e le getta dell’acido sul viso e sulla mano
destra. 29 marzo 2014. In nome del popolo italiano, l’avvocato Luca Varani
viene condannato a vent’anni di reclusione (la massima pena possibile) e
quattordici anni vengono comminati ai suoi due complici albanesi per i fatti
del 16 aprile. E cosa c’è nel mezzo? Nel mezzo c’è una vita intera.
Lucia ha 35 anni, è una giovane avvocatessa di Urbino; è
bella, dinamica, ha tanti amici e da qualche anno ha una storia tormentata con
Luca, un collega, l’avvocato della porta accanto. Da qualche tempo, però, Lucia
non ama più Luca, ne ha paura: l’uomo la segue, si apposta sotto casa sua, lei
se lo ritrova nei locali… e poi varie stranezze succedono a Lucia: un cellulare
che scompare e che viene ritrovato vicino alla sua macchina, un impianto del
gas improvvisamente difettoso che rischia di far saltare in aria lei e tutto il
condominio, e poi incontri sempre più strani, sempre più al limite… Fino a
quella fatidica sera, la sera dell’agguato. Da quel 16 aprile nulla è più stato
lo stesso per Lucia, lei non è più la stessa: ha dovuto subire numerosi
interventi che le hanno dato un nuovo viso, ha dovuto convincere a forza i suoi
occhi ad obbedirle poiché minacciavano di lasciarla completamente cieca; ha
dovuto reinventare il suo look, le sue giornate, il suo modo di porsi con gli
altri; ha dovuto imparare a conoscere il suo nuovo corpo, la nova Lucia appena
nata, ma molto più forte della precedente. Tutto questo per un risvolto nefasto
della sua storia d’amore, anzi di “non amore”: Luca, il suo ragazzo, nonostante
la coprisse di bugie e tradimenti, non riusciva ad accettare che Lucia lo
rifiutasse, che si ribellasse, che dicesse “basta, vattene, non posso più stare
con te”. E così gliel’ha fatta pagare, l’ha sfregiata con l’acido, anzi ha
pagato due sconosciuti per portare a termine il suo piano. Ma gli è andata male
perché lei è ancora qui, più forte ed agguerrita di prima e soprattutto non è
sola.
Questo è un libro che lascia il segno, ironia della sorte,
proprio come le cicatrici sul viso di Lucia: è una storia impossibile da
ignorare, che inevitabilmente tocca nel profondo ognuno di noi. Scritto in modo
schietto, diretto, sincero, questo libro è il diario dell’anno trascorso da
Lucia Annibali tra interventi chirurgici, sessioni in ospedale, dolore,
disperazione, piccole gioie, l’emozione di essere capita e supportata e di
conoscere nuovi amici. E poi le indagini, i ricordi, i segnali non colti, il
processo, i giorni bui e quelli di sole, gli incontri, gli eventi pubblici, le
interviste, le onorificenze… Il racconto di un anno intensissimo che ci investe
come un fiume in piena di sensazioni forti. Pagina dopo pagina non si può non
affezionarsi ai protagonistii di questa storia che conosciamo insieme a Lucia;
e non si può, poi, non ammirare lei, questa donna coraggiosa, lucida, tenace,
intelligente, ma soprattutto umana. Perché qui non abbiamo un’eroina, una
wonder woman: siamo di fronte ad una donna che è passata dall’amore alla paura,
dalla disperazione al coraggio, che ha attraversato momenti terribili, che
poteva rassegnarsi, ma non l’ha fatto e perciò ha vinto. Ed è questo che la
rende grande, il suo essere e restare sempre Lucia, sempre se stessa, il suo
non chiedere compassione, ma giustizia. Il messaggio più grande che Lucia vuole
dare a tutte le ragazze e le donne quotidianamente vittime di violenza è solo
uno: l’amore non tollera alcuna violenza, l’amore pretende rispetto. Sono
queste le parole forti che ci arrivano da una donna che questo insegnamento lo
ha sperimentato sulla sua pelle e che è riuscita a tornare alla vita.
Una lettura, questa, che consiglio vivamente a tutti. Un
libro da leggere assolutamente, tra l’altro scritto benissimo, con lucidità ed
al contempo con pathos. Si legge in un soffio, ma resterà dentro a lungo.
Opera recensita: “io ci sono-la mia storia di non amore” di
Lucia Annibali
Editore: BUR, 2014
Genere: testimonianze e biografie
Ambientazione: Pesaro-Urbino-Parma
Pagine: 270
Prezzo: 10,00 €
Consigliato: sì.
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