simposio lettori copertina

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mercoledì 15 febbraio 2017

RECENSIONE: STEPHEN KING - IT


Sinossi:

In una ridente e sonnolenta cittadina americana, un gruppo di ragazzini, esplorando per gioco le fogne, risveglia da un sonno primordiale una creatura

informe e mostruosa: It. E quando, molti anni dopo, It ricompare a chiedere il suo tributo di sangue, gli stessi ragazzini, ormai adulti, abbandonano la

famiglia e il proprio lavoro per tornare a combatterlo. E l'incubo ricomincia. Un viaggio illuminante lungo l'oscuro corridoio che conduce dagli sconcertanti

misteri dell'infanzia a quelli della maturità.

 

 

E’ sempre difficile recensire un libro complesso ed articolato e lo è ancor di più quando gode della (meritatissima) fama di capolavoro. E’ così anche per “It”, quello che da molti è considerato il capolavoro di Stephen King.

E’ il 1985 e siamo a Derry, nel Maine. Un gruppo di persone, residenti in varie parti degli Stati Uniti, viene, suo malgrado, distolto dalla sua vita normale per tornare nella città natale, Derry per l’appunto, ad onorare un’antica promessa. Ci sono vite da salvare, c’è un nemico da sconfiggere, un nemico subdolo che si nasconde ed ama assumere le forme più diverse. Chi è? Cos’è? E’ lui, esso, la cosa… IT! Può essere sconfitto? Se sì, chi può farlo? E come? Tanti interrogativi che necessitano una risposta da cercare nel passato, fra i ricordi sopiti… ma bisogna agire alla svelta perché… It è tornato!

Lo so, non vi ho detto molto, ma ho cercato di spoilerare il meno possibile perché questo è un libro da scoprire pagina dopo pagina, è un libro che ti entra in testa e, una volta cominciato, non lo lasceresti più. E’ una storia che ha a che fare con le paure, con il buio che abbiamo dentro, con la forza della mente e con il potere dell’amicizia. Ma “It” non è solo questo: è anche l’emblema di una società gretta e fondata sull’apparenza, che non vuole vedere, che si gira dall’altra parte davanti a ciò che è strano ed incomprensibile, una società che preferisce sonnecchiare invece di affrontare i suoi problemi, che preferisce non parlare di ciò di cui ha paura. E così la paura cresce, si annida negli anfratti più bui, avvolge tutto come una coltre di nuvole. Nell’indifferenza generale, però, qualcuno vede, osserva, pensa, si oppone alla paura. E chi può farlo se non un gruppo di bambini?

King ci ha abituati a descrizioni minuziose, a lunghi flash-back nel passato, a frasi ad effetto buttate lì in un ambiente apparentemente calmo. Il suo stile di scrittura, a ben guardare, rispecchia quello che raccontano i suoi libri: una cittadina come tante in cui succede qualcosa di straordinario, un gruppo di persone normali (nessun super eroe o mostro d’intelligenza) che affronta l’anormale. Questo è ciò che accade, elevato alla massima potenza, anche in questo libro: King non ha paura delle pagine, ne scrive quasi 1300 per regalarci un gioiello dell’architettura narrativa, con personaggi caratterizzati nei minimi dettagli, con più storie nella storia strutturate con maestria, abilità, tecnica sopraffina. Ecco perché ritengo che la fama di “capolavoro” sia ampiamente meritata. E’ un’opera monumentale che non si può non conoscere. Lo consiglio? Beh, King in questo libro ci parla delle paure e ci insegna come sconfiggerle. E se lui non ha avuto paura di scrivere 1300 pagine, perché noi dovremmo aver paura di leggerle? Fidatevi, vale la pena!

Solo un’ultima raccomandazione: se non avete mai letto nulla di King, forse non è il caso di cominciare da questo libro… necessita di una conoscenza dello stile dell’autore e di una maturità di lettura che consenta di cogliere gli innumerevoli indizi disseminati in ogni pagina… perciò magari prima leggete altro, poi però tornate: It vi aspetta!

 

Opera recensita: “It” di Stephen King

Editore: Sperling & Kupfer, prima ed. 1986

Genere: horror, fantasy, noir,

Ambientazione: Stati Uniti

Pagine: 1248

Prezzo: 12,90 €

Consigliato: sì.

 

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