Sinossi:
In una ridente e sonnolenta cittadina americana, un gruppo
di ragazzini, esplorando per gioco le fogne, risveglia da un sonno primordiale
una creatura
informe e mostruosa: It. E quando, molti anni dopo, It
ricompare a chiedere il suo tributo di sangue, gli stessi ragazzini, ormai
adulti, abbandonano la
famiglia e il proprio lavoro per tornare a combatterlo. E
l'incubo ricomincia. Un viaggio illuminante lungo l'oscuro corridoio che
conduce dagli sconcertanti
misteri dell'infanzia a quelli della maturità.
E’ sempre difficile recensire un libro complesso ed
articolato e lo è ancor di più quando gode della (meritatissima) fama di
capolavoro. E’ così anche per “It”, quello che da molti è considerato il
capolavoro di Stephen King.
E’ il 1985 e siamo a Derry, nel Maine. Un gruppo di persone,
residenti in varie parti degli Stati Uniti, viene, suo malgrado, distolto dalla
sua vita normale per tornare nella città natale, Derry per l’appunto, ad
onorare un’antica promessa. Ci sono vite da salvare, c’è un nemico da
sconfiggere, un nemico subdolo che si nasconde ed ama assumere le forme più
diverse. Chi è? Cos’è? E’ lui, esso, la cosa… IT! Può essere sconfitto? Se sì,
chi può farlo? E come? Tanti interrogativi che necessitano una risposta da
cercare nel passato, fra i ricordi sopiti… ma bisogna agire alla svelta perché…
It è tornato!
Lo so, non vi ho detto molto, ma ho cercato di spoilerare il
meno possibile perché questo è un libro da scoprire pagina dopo pagina, è un
libro che ti entra in testa e, una volta cominciato, non lo lasceresti più. E’
una storia che ha a che fare con le paure, con il buio che abbiamo dentro, con
la forza della mente e con il potere dell’amicizia. Ma “It” non è solo questo:
è anche l’emblema di una società gretta e fondata sull’apparenza, che non vuole
vedere, che si gira dall’altra parte davanti a ciò che è strano ed
incomprensibile, una società che preferisce sonnecchiare invece di affrontare i
suoi problemi, che preferisce non parlare di ciò di cui ha paura. E così la
paura cresce, si annida negli anfratti più bui, avvolge tutto come una coltre
di nuvole. Nell’indifferenza generale, però, qualcuno vede, osserva, pensa, si
oppone alla paura. E chi può farlo se non un gruppo di bambini?
King ci ha abituati a descrizioni minuziose, a lunghi
flash-back nel passato, a frasi ad effetto buttate lì in un ambiente
apparentemente calmo. Il suo stile di scrittura, a ben guardare, rispecchia
quello che raccontano i suoi libri: una cittadina come tante in cui succede
qualcosa di straordinario, un gruppo di persone normali (nessun super eroe o
mostro d’intelligenza) che affronta l’anormale. Questo è ciò che accade,
elevato alla massima potenza, anche in questo libro: King non ha paura delle pagine,
ne scrive quasi 1300 per regalarci un gioiello dell’architettura narrativa, con
personaggi caratterizzati nei minimi dettagli, con più storie nella storia
strutturate con maestria, abilità, tecnica sopraffina. Ecco perché ritengo che
la fama di “capolavoro” sia ampiamente meritata. E’ un’opera monumentale che
non si può non conoscere. Lo consiglio? Beh, King in questo libro ci parla
delle paure e ci insegna come sconfiggerle. E se lui non ha avuto paura di scrivere
1300 pagine, perché noi dovremmo aver paura di leggerle? Fidatevi, vale la
pena!
Solo un’ultima raccomandazione: se non avete mai letto nulla
di King, forse non è il caso di cominciare da questo libro… necessita di una
conoscenza dello stile dell’autore e di una maturità di lettura che consenta di
cogliere gli innumerevoli indizi disseminati in ogni pagina… perciò magari
prima leggete altro, poi però tornate: It vi aspetta!
Opera recensita: “It” di Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer, prima ed. 1986
Genere: horror, fantasy, noir,
Ambientazione: Stati Uniti
Pagine: 1248
Prezzo: 12,90 €
Consigliato: sì.
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