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sabato 9 settembre 2017

RECENSIONE: STEPHEN KING - CARRIE


Sinossi:

Carrie è un'adolescente presa di mira dai compagni, ma ha un dono. Può muovere gli oggetti con il potere della mente. Le porte si chiudono. Le candele

si spengono. Un potere che è anche una condanna. E quando, inaspettato, arriva un atto di gentilezza da una delle sue compagne di classe, un'occasione

di normalità in una vita molto diversa da quella dei suoi coetanei, Carrie spera finalmente in un cambiamento. Ma ecco che il sogno si trasforma in un

incubo, quello che sembrava un dono diventa un'arma di sangue e distruzione che nessuno potrà mai dimenticare. Dal romanzo è tratto il film "Lo sguardo

di Satana".

 

Commento:

“Carrie” è il primo romanzo di Stephen King e si direbbe che con questo libro il Re abbia voluto fare le prove per i romanzi successivi: è abbastanza breve considerati i canoni di King, ma ha tutte le carte in regola per essere un buon libro.

Come al solito King prende una cittadina normale del Maine e pone al suo interno una scheggia impazzita, una ragazzina di sedici anni oggetto degli scherzi, sberleffi, umiliazioni di ogni genere da parte dei suoi compagni e, soprattutto, delle sue compagne sin dalle elementari. Un giorno la situazione precipita, lo scherzo sfocia in una crisi e qualcosa in Carrie si rompe: il suo antico potere latente, la telecinesi, torna a manifestarsi e cresce col passare dei giorni: più cresce la rabbia più cresce il potere. Una delle principali cause della drammatica situazione sociale di Carrie è proprio sua madre, Margareth, la cui profonda religiosità sfocia in uno sfrenato fanatismo che la induce a trattare la figlia come il frutto del peccato, la “progenie del demonio”. E quando, a seguito di un ultimo terribile scherzo, la rabbia di Carrie esploderà, si rivolgerà anche, inesorabilmente, contro di lei. Carrie è la vittima che diventa carnefice, è la personificazione del desiderio distruttivo di chiunque abbia subito un’umiliazione tale da ferire nel profondo. Chi, infatti, sottoposto ad una pressione insostenibile, vedendosi deriso, incompreso e maltrattato, non ha immaginato azioni distruttive? In questo libro King mette per iscritto, con una trama semplice e delle scene affascinanti e spaventose, proprio questi pensieri reconditi che si annidano in ognuno di noi… è questa, ormai lo sappiamo, l’arma segreta del suo successo e della sua bravura.

Libro, inutile dirlo, altamente consigliato.

 

Opera recensita: “Carrie” di Stephen King

Editore: Bompiani, prima ed. 1974

Genere: horror, paranormale

Ambientazione: Maine, Stati Uniti

Pagine: 211

Prezzo: 14,00 €

Consigliato: sì.

 

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