Sinossi:
La giovane orfana Jane Eyre entra come istitutrice presso la
nobile residenza di Thornfield Hall dopo aver trascorso infanzia e adolescenza
tra la casa
di parenti crudeli e il triste asilo di Lowood. Dovrà
occuparsi dell'educazione della piccola Adele, pupilla del misterioso signor
Rochester. Il burbero
padrone di casa, attratto dal carattere indipendente e
dall'intelligenza della ragazza, presto se ne innamora. La vicenda sembra
destinata al più classico
dei finali, ma le antiche mura di Thornfield Hall celano un
segreto... Di forte matrice autobiografica, "Jane Eyre" è un romanzo
di acuta sensibilità psicologica,
pervaso - forse per la prima volta nella storia della
letteratura femminile - da una sottile sensualità. Introduzione di Franco
Buffoni e con un saggio
di William M. Thackeray.
Commento:
Non avrei mai pensato di apprezzare tanto i romanzi inglesi
dell’Ottocento… eppure, più ne leggo, più li apprezzo e ne colgo le differenze.
E’ il caso di questo classico della letteratura inglese, la cui trama è
arcinota, che entra di diritto tra i miei preferiti per grazia della scrittura,
evocatività delle descrizioni di paesaggi ed impressioni, affinità con la
protagonista.
Jane è abituata alla durezza e sa come contrastarla e sfidarla
con arguzia, ma soccombe davanti alla gentilezza inattesa. E’ mite ed intelligente,
buona ma quasi mai sottomessa, inoltre cela in sé l’inquietudine di una mente
curiosa e fervida che ama confrontarsi con altre menti intelligenti ed acute
come la sua. Ecco perché riesce in ciò che mille altre hanno tentato e fallito:
catturare il cuore del burbero ed eccentrico signor Rochester. L’amore tra queste
due anime inquiete è meraviglioso e struggente sia nel momento di più alto
fulgore, sia in quello della più bassa disperazione.
Il romanzo è scritto come un’autobiografia, come se fosse
proprio Jane a scriverlo ricordando il passato. L’unica pecca che mi sento di
trovargli in coscienza è un finale non all’altezza – almeno nei toni – di tutto
il resto del romanzo: dopo tanto peregrinare mi sarei aspettata un coinvolgimento
ed un impeto maggiore, sebbene mi rendo conto che una manifestazione ancora più
potente d’amore e devozione avrebbe potuto incrinare appena la figura volitiva
e pungente di Jane. E’ un romanzo che consiglio, che ho apprezzato e che mi ha
emozionato, nonostante la notorietà e prevedibilità della trama.
Opera recensita: “Jane Eyre” di Charlotte Bronte
Editore: Mondadori-Einaudi-Giunti, prima ed. originale 1847
Genere: letteratura inglese
Ambientazione: Inghilterra, Ottocento
Pagine: 606 (ed. Mondadori 2016)
Prezzo: 11,00 € (ed. Mondadori 2016)
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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