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martedì 20 febbraio 2018

RECENSIONE: LARS KEPLER - NELLA MENTE DELL'IPNOTISTA (JOONA LINNA 05)


Sinossi:

Si chiama Erik Maria Bark ed è l'ipnotista più famoso di Svezia. È a lui che si rivolge la polizia quando un testimone è sotto shock e non parla. Adesso

c'è un paziente che ha bisogno di lui: Björn è l'unico a sapere cos'è successo veramente in casa sua, cosa è accaduto a sua moglie, Susanna, e quali siano

le tracce che lui stesso ha inavvertitamente cancellato. Sa tutto, ma non riesce a ricordare. E Björn deve ricordare, in fretta. Perché Susanna è solo

l'ultima vittima di un killer che sta terrorizzando Stoccolma e che presto colpirà di nuovo. Il killer osserva, assedia. Filma tutto e invia il video alla

polizia, come per sfidare le forze dell'ordine. Poi entra in casa, insegue le vittime stanza dopo stanza, e uccide. Perché è la morte in persona, e ha

la certezza di essere inafferrabile. Erik Maria Bark è l'unica persona in grado di scovare, nella mente di Björn, degli indizi che permettano di fermare

la strage. Quello che Erik non sa è che durante l'ipnosi emergeranno dei dettagli che lo riguardano. Dettagli del suo passato. Dettagli incriminanti. Quello

che Erik non sa è che l'unica persona che si fidava di lui, l'unico poliziotto capace di raccogliere la sfida del killer, non può più aiutarlo. Il poliziotto

si chiama Joona Linna ed è scomparso nel nulla da un anno. È stato dichiarato morto dalle autorità. E l'ipnotista deve affrontare da solo l'orrore che

si annida nella sua stessa mente.

 

Commento:

Quinto, avvincente thriller con protagonista il commissario Joona Linna. In questo libro ritroviamo - oltre ad uno Joona in lenta e faticosa ripresa dopo le vicende che l’hanno visto coinvolto nei volumi precedenti - anche Erik Maria Bark, l’affascinante e tormentato ipnotista coprotagonista del primo volume della saga. Ed insieme ad Erik tornano prepotentemente le suggestioni che solo la mente umana sa dare, quelle dell’ipnosi, della psicosi, della manipolazione della psiche, nel bene e nel male. Erik qui è coinvolto, almeno inizialmente, come collaboratore della polizia in una serie di femminicidi particolarmente efferati, ma ben presto la sua posizione cambia ed appare chiaro che il suo legame con i delitti è di tutt’altra natura… Tutto porta a lui, tutti lo credono colpevole, ma Joona Linna sa che non è così. Dimostrarlo, però, si rivela più difficile del previsto.

In un crescendo di tensione narrativa, le vicende si sviluppano e si complicano diventando via via più cruente e deliranti al crescere della follia del killer, fin quasi a raggiungere la soglia dell’intollerabilità e il punto di rottura. Lars Kepler ci ha abituati a thriller tesi, veloci, incalzanti, pieni di fredda e lucida crudeltà. Ma è come se, ad ogni nuovo volume, la crudeltà dei killer superasse un nuovo step, un nuovo scalino d’intensità. Per questo consiglio la lettura di questo libro solo a chi si ritiene in grado di reggere qualunque grado di depravazione, follia e cattiveria umana. A me è piaciuto, ma io ormai sono immune da ogni follia letteraria: non garantisco che possa essere sopportabile per tutti. A chi vorrà provarci, comunque, buon brivido!

 

 

Opera recensita: “Nella mente dell’ipnotista” di Lars Kepler

Editore: Longanesi, 2015

Genere: thriller

Ambientazione: Svezia

Pagine: 601

Prezzo: 16,40 €

Consigliato: sì

Voto personale: 9

 

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