Sinossi:
Deluso e amareggiato sotto
il profilo professionale, un giovane medico statunitense lascia il suo paese e
va in India, alla ricerca di qualcosa che gli restituisca il senso
dell'esistenza, intraprendendo un lungo viaggio dalla ricca America alle
bidonville di Calcutta. La realtà che lo aspetta è però sconvolgente, un vero e
proprio inferno di miseria e degradazione, nel quale gli uomini cercano di
sopravvivere tra topi e scarafaggi, nella più assoluta mancanza di mezzi. Ma
proprio qui, nelle allucinanti colonie di lebbrosi della "Città della
gioia", in mezzo a inondazioni, fame e malattie, il protagonista riuscirà
a ritrovare la forza di riscattarsi. Un romanzo sconvolgente, una straordinaria
lezione di coraggio.
Commento:
A fronte di un ottima traduzione, devo constatare che la
quarta di copertina di questo libro non rende per niente l'idea del contenuto.
D'altra parte, però, è davvero difficile spiegare cosa sia questo libro… è
difficile anche dire qualcosa di sensato per descriverlo senza risultare banali
e scontati.
Dunque, l'unica cosa che mi sento di fare è di consigliarne
la lettura a tutti: Lapierre racconta una storia vera, reale e per questo non
facile. Ma lo fa con un tale trasporto, una tale naturalezza e semplicità che
non si può non amare questo libro.
Quella che troviamo in queste pagine è l'India più autentica, quella dell'estrema
povertà e dell'estrema forza d'animo di un popolo indistruttibile,
incredibilmente attaccato alla vita, in grado di far festa con niente, dal
nulla, per i motivi più vari. Una marea
umana in una città disumana, Calcutta, che accoglie tutti a prescindere dalla razza,
dalla casta, dalla religione. Un grande marasma di gente fatto di microcosmi ed
equilibri difficili da comprendere, ma facili da amare. Così, nella città
miraggio, crogiolo di credenze e innamorata di Dio, si congiungono le storie di
un ex contadino bengalese che si ritrova a fare l'"uomo-cavallo", di
un giovane rampollo americano che per le viuzze della città della gioia impara
cosa vuol dire davvero fare il medico, e di un sacerdote francese che più di
ogni cosa vuole unirsi ai poveri più poveri per contemplare davvero il volto di
Dio.
Libro meraviglioso, scritto divinamente, che mentre scorre
via fa venire ancora più voglia di girare le pagine… stupenda, meravigliosa
testimonianza di coraggio e speranza.
Opera recensita: "La città della gioia" di
Dominique Lapierre
Editore: Mondadori, prima ed. 1985
Genere: narrativa internazionale
Ambientazione: India
Pagine: 494
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 10.
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