Sinossi:
Si tratta di un monologo
che mette in scena l'appassionata esistenza di Frida Kahlo "detta"
dalla protagonista dal vertice estremo dei suoi giorni. Mentre corre verso la
morte, Frida torna ai patimenti della sua reclusione forzata (ripetutamente
ingessata e condannata all'immobilità), ai suoi lucidi deliri artistici di
pittrice affamata di colore, alla sua relazione con Diego Rivera. In poche
pagine c'è il Messico, c'è il risveglio dell'immaginazione, c'è la storia di
una donna, c'è la rincorsa di una passione mai spenta per un uomo. La sintesi
infuocata di un'esistenza.
Commento:
Breve ed intensissimo, questo è uno fra i più bei libri che
abbia letto sulla vita di questa donna straordinaria. In un monologo-intervista
immaginaria, Pino Cacucci riesce a sintetizzare la vita di Frida Kahlo, la sua
relazione con Diego Rivera, l'incidente, il dolore, l'amore viscerale per la
"vita assassina", il rapporto con la morte, quello con la malattia e
la pittura. Riesce, al contempo, a trasmettere un ritratto vivo e pulsante di
Frida, proprio come se fosse lei stessa a parlare di se stessa.
Viva la vida è un libro bellissimo che consiglierei a chi ha
almeno una minima infarinatura su chi fosse Frida Kahlo e cosa sia stata la sua
vita.
Opera recensita: "Viva la vida" di Pino Cacucci
Editore: Feltrinelli, 2010
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: Messico
Pagine: 77
Prezzo: 7,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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