Sinossi:
Siamo. Prima
persona plurale del verbo essere: «siamo» è la voce verbale che attraversa
tutta la nuova raccolta di Mariangela Gualtieri. Una voce, per l'appunto, prima
ancora che una forma. Una voce che parla da non si sa dove e pronuncia l'essere
e l'esserci come evidenza e nello stesso tempo come mistero. Né punto di
partenza né punto di arrivo, ma consapevole e accidentato percorso. Gli
approcci piú che definitori sono tentativi di collocazione: «siamo | nel calmo
della nuvola turchina», «Siamo qui. Siamo | dentro un mattino assolato». Ma
soprattutto sono indicazioni di stati d'animo: «Siamo confusi», «siamo stupidi
un poco». Di sicuro non siamo soli. Un'altra presenza costante del libro (e non
solo nella seconda sezione, ad essi dedicata) è quella degli animali. Fratelli,
ma anche qualcosa di piú: sorta di angelici anelli di congiunzione con quanto
si cela dietro la parola «siamo» e il verbo essere. E anche i cuccioli umani,
ai quali è dedicata un'altra sezione, sono creature speciali, piú immediatamente
partecipi di quei cicli naturali intorno ai quali ruota, come una preghiera, la
scrittura della poetessa romagnola. Ma senza essere troppo francescana, senza
dimenticare che il male esiste e che quella umana è una «specie con orchi».
D'altra parte, anche nelle poesie piú introspettive le pulsioni sono del tutto
contrastanti, in un'alternanza di estasi e smarrimento. Il filo rosso del libro
resta comunque quello del sentimento panico (ancora una volta «siamo», tutto,
insieme) che attraversa le varie sezioni e tocca forse il suo vertice nel
Requiem finale.
Commento:
Quella di Mariangela
Gualtieri, racchiusa in questa nuova raccolta, è una poesia che esalta l'umiltà,
una poesia parificatrice e sincera, spirituale ed al contempo sensuale. Una
poesia che esalta il noi, la pluralità di esseri e di anime, la natura, gli
animali, l'amore e la morte. Tutto, nelle parole di Mariangela Gualtieri, viene
focalizzato, modellato, mostrato nella sua essenza più vera, spogliato dagli
orpelli, riportato all'origine. Come dita invisibili e operose, la voce intima
e sanguigna di questi versi modella la natura e chi la abita rivelandone
l'autenticità.
Opera recensita:
"Quando non morivo" di Mariangela Gualtieri
Editore: Einaudi, 2019
Genere: poesia
Pagine: 128
Prezzo: 12,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
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