Sinossi:
Il primo sguardo tra due
persone destinate a innamorarsi può essere un evento sconvolgente: una scossa
destinata a far tremare le fondamenta di una vita banale, un'esplosione di
colore che ravviva un mondo altrimenti grigio. È quello che accade a Clémentine
15 anni, in un pomeriggio qualsiasi, quando una macchia di colore si fa strada
verso di lei tra la folla: una testa dai capelli tinti di blu, un paio d'occhi
dello stesso colore che per i mesi a venire invaderanno, notte dopo notte, ogni
suo sogno. Eppure, la storia di Clementine non è solo una storia d'amore. È una
storia di vergogna, di negazione, di rabbia, di insicurezza: perché il nome
della sua ossessione è Emma, e in un mondo intriso di pregiudizi vivere la
propria omosessualità alla luce del sole può provocare fratture emotive
insanabili, e deviare per sempre il corso di un'esistenza.
Commento:
"AH! SEMBRA CHE TU
ABBIA ANCORA DEI
PREGIUDIZI. EPPURE NON TI
SAREBBE
DIFFICILE CAPIRE CHE
L’AMORE NON
RISPONDE ALLA MORALE CHE
TI HANNO
INSEGNATO".
Cosa si prova quando ci si
scopre innamorati, innamorati sul serio? E come ci si sente quando ci si rende
conto che la persona di cui siamo innamorati non è quella di cui ci si
aspetterebbe che ci innamorassimo? Clementine è un'adolescente, va ancora al
liceo, quando, tra un flirt innoquo e una serata con gli amici, si rende conto
di essere innamorata di Emma. L'ha vista un giorno, coi suoi capelli blu, e da
quel giorno non l'ha più dimenticata. Clementine non vuole ammettere a se
stessa di provare qualcosa per un'altra ragazza, non vuole ammettere a se
stessa di essere lesbica, perciò, con l'incostanza e l'instabilità tipica della
sua età, cerca di opporsi a questo sentimento che si fa sempre più pressante,
sempre più importante e difficile da ignorare. E intanto intorno a lei le
persone notano qualcosa e c'è chi la incoraggia a vivere quest'amore,
nonostante le difficoltà e le ritrosie. C'è, però, anche chi la segna a dito,
chi disapprova… per esempio i suoi genitori. Clementine dovrà decidere,
scegliere, farsi coraggio e capire quanto è importante questo amore, ma dovrà
farlo in fretta: non lo sa ancora, ma la clessidra della sua vita corre
inesorabile, più veloce di lei, più veloce persino dei pensieri.
Il blu è un colore caldo…
questo titolo, così evocativo, affascinante, intrigante, mi attirava da anni,
ma trattandosi di una graphic novel mi risultava difficile approcciarmi a
questa lettura. Avevo provato a leggerlo un paio d'anni fa, ma forse non avevo
la giusta concentrazione, forse non ero pronta a cogliere il senso di una
storia avendo solo metà o forse un terzo delle informazioni disponibili. Ieri
sera, però, mi è tornata la curiosità che ha sopraffatto la pigrizia e i
tentennamenti… così ne sono venuta a capo e, documentandomi sul web, ho
scoperto che questa novel è stata poi portata sullo schermo da Abdelatif
Kechiche nel film La vita di Adele che avevo già visto. Ecco che tutti i
tasselli, o quasi, sono andati al loro posto. Per quanto il mio commento sia
incompleto e parziale, mancando la visione delle tavole, dei disegni, dirò che
l'ho trovata intensa, capace di rendere in poche battute tutte le emozioni dei
personaggi, emozioni forti, decise come una macchia di blu che, se associato a
un sentimento così travolgente, può decisamente diventare un colore caldo,
bollente, scottante. La consiglio a chi possa apprezzarla pienamente e
soprattutto voglia superare uno stereotipo, un pregiudizio, da un punto di
osservazione diverso.
Opera recensita: "Il
blu è un colore caldo" di Julie Maroh
Editore: Rizzoli Lizard,
2010
Genere: graphic novel
Pagine: 158
Prezzo: 16,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.
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