Sinossi:
Sara, psicologa trentenne,
gestisce uno studio privato per giovani problematici nella nuova grande casa
che sta ristrutturando insieme al marito Sigurd, ambizioso architetto sempre
oberato di lavoro. Un giorno, dopo aver lasciato un messaggio telefonico alla
moglie in cui dice di aver raggiunto un paio di amici per una breve vacanza,
Sigurd scompare nel nulla. Gli amici confermano che lo stavano aspettando ma
che non è mai arrivato a destinazione. Dov'è finito? Perché ha mentito? Sara
non ha idea di cosa sia successo e, mentre le ore passano, la rabbia comincia a
trasformarsi in paura. Quando la polizia inizia finalmente a interessarsi alla
scomparsa, la donna diventa uno dei principali sospettati perché ha cancellato
definitivamente e troppo in fretta il messaggio vocale del marito. Sara si
ritrova dunque sola nella casa da sogno rimasta incompiuta, dove ogni stanza
diventa sempre meno ospitale e sempre più inquietante, anche lo studio dove
riceve i pazienti. Ma è sola davvero? Non riesce infatti a scrollarsi di dosso
la sensazione di essere osservata, è convinta che gli oggetti spariscano e
ricompaiano misteriosamente e di sentire dei passi in soffitta durante la
notte. È davvero così o è lei che sta perdendo lucidità? Mentre verità
terribili vengono alla luce, Sara trova sempre più difficile gestire la propria
vita e i propri pensieri. Può fidarsi della sua memoria? Riuscirà lei, esperta
nell'interpretare le emozioni e le intenzioni degli altri, a guardare davvero
dentro se stessa? E dove può considerarsi veramente al sicuro?
Commento:
Ambientato nella fredda
Norvegia, in una Oslo quasi primaverile che offre di sé un'immagine lontana
dalle classiche capitali europee, una città dove ciascuno sembra vivere
isolato, chiuso dentro se stesso e circondato dal nulla fisico e da rari e
freddi contatti sociali, La terapeuta è un buon thriller psicologico che
mantiene una tensione costante e controllata e che riesce a regalare anche più
di qualche brivido. Sara e Sigurd sono una giovane coppia che sta cercando, con
fatica, di conquistarsi la sua indipendenza ed il suo equilibrio. Quando il
vecchio nonno di lui muore lasciando loro la sua casa grande e di valore, i due
intravedono in quest'insperata fortuna l'ottimo punto di partenza per
cominciare a costruire la loro famiglia: con la ristrutturazione della casa, il
lavoro di entrambi e magari l'arrivo di un figlio ce la faranno. Ma le cose non
vanno proprio così bene, tutto sembra essere più difficile di quanto
sperassero, tutto sembra andare a rilento… così quando Sigurd le comunica che
andrà in montagna con gli amici per il weekend, Sara non è triste, anzi è quasi
grata di poter restare sola e prendersi un po' di tempo per sé. Vedrà i suoi
pazienti, poi mangerà da sola, farà spinning, guarderà Netflix, berrà vino
bianco e… e poi basta, chi lo sa, chi vivrà vedrà. Ma i piani di entrambi i
coniugi per il weekend ben presto si riveleranno sin troppo rosei. Lei scoprirà
che il marito le ha mentito; lui… lui scomparirà nel nulla. Dov'è Sigurd? Se
non era con gli amici come aveva detto, dov'era diretto? E come mai il suo tubo
portadocumenti prima non c'era e poi è ricomparso? E di chi sono quei passi in
mansarda? Cosa sta succedendo davvero? Sara non lo sa, non capisce più cosa sia
reale e cosa sia frutto della sua immaginazione… e noi con lei. Helene Flood ci
conduce per i meandri di una storia familiare intricata, fra insoddisfazione e
rancori mai davvero sopiti, fra pericoli insospettabili e giustizieri per cui
la legge è solo un pezzo di argilla da modellare a proprio piacimento. Un buon
thriller psicologico che induce a riflettere su quanto possiamo realmente dire
di conoscere noi stessi e le persone che abbiamo accanto.
Opera recensita: "La
terapeuta" di Helene Flood
Editore: Mondadori, 2020
Genere: thriller
psicologico
Ambientazione: Norvegia
Pagine: 324
Prezzo: 20,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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