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giovedì 14 gennaio 2021

RECENSIONE: DON WINSLOW - ULTIMA NOTTE A MANHATTAN

Sinossi:

Manhattan, alla fine degli anni Cinquanta, è all’apice del suo fulgore, il posto ideale per chi ha grandi ambizioni o vuole soltanto cambiare vita. Joe Keneally è un giovane senatore che mira alla presidenza. Walter Withers, invece, a New York ci è tornato. Ha lavorato a lungo per la Cia e adesso è un investigatore privato in una grande agenzia di sicurezza. Le loro parabole si intersecano quando a Withers viene chiesto di fare da scorta durante un party a Madeleine Keneally, l’affascinante e ricca moglie del senatore, la «principessa d’America» che sembra destinata a diventare First Lady. Un compito di routine, all’apparenza. Ma nello stesso albergo alloggia anche la giovane e bella amante del senatore. E il mattino dopo la ragazza viene trovata morta. Un suicidio, all’apparenza. L’unico a non crederci è Walter Whiters. Withers sa, per esperienza, che avvicinarsi troppo alla verità è pericoloso, in certi casi. Per salvarsi, e salvare chi ama, dovrà affrontare i suoi vecchi datori di lavoro e soprattutto l’Fbi di J. Edgar Hoover, che sono decisi a fermare l’ascesa di Keneally. E cosí si ritrova – lui, un maestro nell’incastrare gli altri – a essere, per la prima volta, in trappola.

 

Commento:

Questo, per me, sarà l'anno di Don Winslow: ho deciso di approfondire la sua conoscenza, visto che già so che è un autore che apprezzo. Ho voluto cominciare l'anno proprio con l'ultimo suo libro, pubblicato l'altro ieri da Einaudi.

Ultima notte a Manhattan è uno spy thriller di ambientazione storica: è ambientato a New York durante le feste natalizie del 1958, ai tempi della Guerra fredda. Le tensioni fra Russia e Stati Uniti si sentono tutte in questo romanzo, giacché il protagonista, Walter Withers è un ex agente della Cia tornato a New York dall'Europa perché stanco del suo lavoro e affetto da una forte nostalgia per la sua città che considera il posto più bello del mondo, l'unico dove vorrebbe essere. Ora passa le sue giornate lavorando come investigatore privato per un'importante agenzia di sicurezza, Forbes & Forbes, e vagando per i numerosi locali in cui canta la sua ragazza, la sensuale e talentuosa Anne Blanchard.

Proprio per lavoro Walter si ritroverà invischiato in un intrigo che tocca le alte sfere della politica e del bel mondo: la sua agenzia gli affida la sicurezza della moglie di un importante senatore democratico durante un party esclusivo all'hotel Plaza e tutti rimangono così soddisfatti del suo operato, della compostezza, dell'eleganza e della capacità di risolvere grane potenzialmente esplosive, che senza chiedere la sua opinione, lo scritturano per altri servigi. Quando, però, la disinibita amante del senatore viene ritrovata morta in una stanza registrata a suo nome, Walter capisce di essere, suo malgrado, in grossi guai. Da cacciatore a preda è un attimo ed ora sì che sono in tanti a volerlo finito o morto.

Ultima notte a Manhattan è una bella spy story di quelle che piacciono a me, con un protagonista umano, tensione ben dosata e tempi lenti ma non troppo. Non si può dire che sia un capolavoro, né il massimo dell'originalità, ma è gradevole e si legge con piacere.

 

Opera recensita: "Ultima notte a Manhattan" di Don Winslow

Editore: Einaudi, 2021

Genere: spy thriller, thriller storico

Ambientazione: New York, 1958

Pagine: 360

Prezzo: 18,50 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

          

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