Sinossi:
Colin è un giovane parigino ricco e annoiato. Passa il tempo
dedicandosi a ricette inverosimili, strimpellando bizzarri strumenti di sua
invenzione, bighellonando con Chick - il suo migliore amico - un ingegnere
spiantato e sperperone che ha uno strano pallino: collezionare le opere di
Jean-Sol Partre. Poi, nella vita del signorino entra, in modo esplosivo,
l'amore. L'incontro con la bella Chloé è un colpo di fulmine: decidono di
sposarsi nel giro di pochi giorni. Al ritorno dal viaggio di nozze, Chloè si ammala.
Nei suoi polmoni si annida un male terribile, fatica a respirare. Mentre il
tempo va sempre più veloce, e l'appartamento dove vivono, inizialmente di
dimensioni faraoniche, si fa sempre più stretto...
Commento:
Quando, attirata dal titolo e dalla fama, ho deciso di
leggere La schiuma dei giorni non conoscevo Vian e non avevo idea di cosa
aspettarmi. Quello che ho trovato ad attendermi è un romanzo profondamente
surreale, strano, buffo, grottesco, eppure geniale. La schiuma dei giorni è un
romanzo unico nel suo genere, è così bislacco che sembra quasi un non senso,
invece di senso ce n'è da vendere. Racconta una storia d'amore, in fin dei
conti, ma lo fa in un modo tutto suo, con metafore ed invenzioni – linguistiche
e non solo – veramente originali. Forse non vi conquisterà al punto da
definirlo un capolavoro – com'è successo a me – o forse sì, ma di certo è un
libro che bisogna leggere, anche solo per lo stile così peculiare ed
imperdibile… senza contare che certe immagini nate dalla mente di Vian sono
pura ed autentica poesia (la ninfea malefica che si combatte con altri fiori,
giusto per citarne una, e il pianocktail per citarne un'altra). In una parola,
leggetelo.
Opera recensita: "La schiuma dei giorni" di Boris
Vian
Editore: Marcos y Marc os, prima ed. originale 1947
Genere: letteratura francese, distopico
Ambientazione: Parigi
Pagine: 268
Prezzo: 16,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7.
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