Sinossi:
Sette anni occorsero a
Tolstoj (dal 1863 al 1869) per comporre uno dei capolavori della letteratura
ottocentesca. L’ossatura del romanzo, sullo sfondo delle guerre napoleoniche -
dal 1805 alla travolgente insurrezione di tutto il popolo russo nel 1812 - è data
dalle vicende di due grandi famiglie dell’alta nobiltà, i Rostov e i
Bolkonskij, depositari dei valori autentici e genuini, intrecciate a quelle dei
corrotti e dissoluti Kuragin. Spiccano, nella moltitudine di personaggi, le
figure di Nataša, fanciulla e poi donna di straordinaria purezza e d’indole
forte e impetuosa; del principe Andrei, che porta il suo orgoglio nella guerra,
nella prigionia e nell’infelice amore per Nataša; dell’enigmatico e complesso
Pierre Bezuchov, capace di autentica adesione al «dolore del mondo». Grandiosa
epopea, toccante esplorazione dei lati oscuri e luminosi dell’animo umano, Guerra e pace si ripropone, di generazione in generazione,
con immutata immediatezza e rara capacità di avvincere nel profondo.
Commento:
Ci sono, nell'immaginario di
ogni lettore, libri mitologici che tutti sognano, un giorno o l'altro, di
leggere e soprattutto di concludere. Per me Guerra e pace è sempre stato uno di
questi. L'ho cominciato, armata di coraggio, a marzo scorso insieme ad un
gruppo di lettori. La prima parte, scorrevole e leggera, mi aveva appassionata,
ma all'aumentare della difficoltà trovavo mille scuse, letture più urgenti,
impegni reali e sempre meno voglia di leggere. Ho riprovato a proseguire a più
riprese, ma evidentemente non era ancora giunto il momento. Ormai, però, nella
mia mente si era piantato il seme della sfida, così per questo agosto in cui
sapevo di avere più tempo e la mente più libera, me lo sono posto come
obiettivo e sorprendentemente ce l'ho fatta prima del previsto: l'ho finito, in
solitaria, in appena cinque giorni. Obiettivo raggiunto, dunque, ma so già che
la mia storia con questo libro non finisce qui: non lo recensirò, non ne sono
in grado, per lo meno in questo momento. Sarebbe facile per me buttare lì
quattro cose lette e rilette sull'analisi storica della guerra, sulle
peculiarità dei personaggi… ma non voglio farlo, né tantomeno ho intenzione di gridare
al capolavoro, non perché non lo sia, ma perché per dirlo dovrei averlo
compreso ed assimilato completamente e mi rendo conto che per farlo avrei
bisogno almeno di un altro paio di letture. Francamente, non è una cosa che
farò presto, tuttavia posso dire di averlo apprezzato, di essermi appassionata
alle storie raccontate, un po' meno alla parte saggistica e prettamente argomentativa
che Tolstoj – ricordando vagamente Hugo nei Miserabili – inframmezza alla
narrazione. Lo rileggerò, magari fra molti anni, perché so cosa aspettarmi e
soprattutto perché sento che quest'epopea così complessa eppure appassionante
ha ancora molto da darmi. Per ora sono soddisfatta, ma solo per ora.
Opera recensita: "Guerra
e pace" di Lev Tolstoj
Editore: Garzanti, 2007
(prima ed. italiana 1891)
Genere: romanzo storico,
saggio
Ambientazione: Russia,
1805-1820
Pagine: 1472
Prezzo: 16,00 €Consigliato:
sì
Voto personale: 9.
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