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martedì 10 agosto 2021

RECENSIONE: PATRICK MODIANO - DORA BRUDER

Sinossi:

31 dicembre 1941, sul "Paris-Soir" appare un annuncio: si cercano notizie di una ragazza di quindici anni, Dora Bruder. A denunciarne la scomparsa sono i genitori, ebrei emigrati da tempo in Francia. Quasi cinquant'anni dopo, per caso, Patrick Modiano si imbatte in quelle poche righe di giornale, in quella richiesta d'aiuto rimasta sospesa. Non sa niente di Dora, ma è ugualmente spinto sulle sue tracce. Modiano cerca di ricostruirne la vita, i motivi che l'hanno spinta a scappare e segue l'ombra di Dora per le vie di una città che conosce e ama, nei luoghi che hanno vissuto la guerra e l'occupazione, fino al drammatico epilogo ad Auschwitz. Qui, dove comincia la Storia degli uomini, si chiude per sempre la storia privata di Dora in mezzo a quella di un milione di altre vittime.

 

Commento:

"Dora Bruder" non è un vero romanzo perché è l'autore che racconta la sua esperienza nel ricercare una giovane donna ebrea partendo da un annuncio di cinquant'anni prima, ma è come se lo fosse. È come se fosse un romanzo per quanto è intensa e coinvolgente, se pur breve – o forse per questo – l'esperienza di lettura. In poco più di cento pagine, Modiano riesce a calarsi e a calarci negli anni bui della Seconda Guerra mondiale, nell'inverno freddo tra il 41 e il 42, in quel senso di orrore sublimato e perpetuato che sempre si prova nel leggere le testimonianze più toccanti relative a quel periodo. La ricerca di una giovane donna sconosciuta da parte dell'autore è un modo, quasi un pretesto, per ripercorrere quegli anni, ma anche per provare a trovare un senso ad alcune vicende successive, personali, legate alla vita ed alla famiglia dell'autore. Mi ha colpito, in modo particolare, un passo in cui Modiano cita I miserabili e racconta le sensazioni che ha provato leggendo quelle pagine e trasponendole nella realtà… mi ha colpito perché ho ritrovato esattamente i miei stessi pensieri, le stesse identiche cose che ho provato io leggendo l'opera di Hugo… un déjà-vu fortissimo che mi ha molto avvicinata a Modiano. Tornando a Dora Bruder, un libro che certamente consiglio, aiutato probabilmente dalla sua brevità: con una scrittura asciutta e mirata, Modiano condensa emozioni diverse e contenuti di grande interesse mostrando una sensibilità trattenuta a stento e un animo introverso e pronto a recepire nel profondo le impressioni della realtà circostante e ad immedesimarsi nel vissuto e nel dolore altrui. Un bellissimo libro, davvero.

 

Opera recensita: "Dora Bruder" di Patrick Modiano

Editore: Guanda, 2011

Genere: narrativa francese

Ambientazione: Parigi

Pagine: 136

Prezzo: 14,50 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8,5.

  

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