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venerdì 9 dicembre 2022

RECENSIONE: CELESTE NG - I NOSTRI CUORI PERDUTI

Sinossi:

Bird è un ragazzino di dodici anni che vive a Cambridge, Massachusetts, con suo padre, un ex linguista ora impiegato nella biblioteca universitaria di fronte a casa. Sua madre, Margaret, una poetessa di origini cinesi, li ha abbandonati quando lui aveva solo nove anni in circostanze misteriose, dopo che una sua poesia è diventata il manifesto dei dissidenti contro le leggi in vigore. Leggi autoritarie, volte a preservare "la cultura e le tradizioni americane", a bandire i libri o le forme d'arte non allineati, e a "ricollocare" i figli dei soggetti sovversivi. In questo clima di paura, Bird sa che non deve fare domande; è cresciuto rinnegando sua madre e le sue poesie, ma quando riceve una lettera al cui interno c'è un foglio cosparso di minuscoli gatti disegnati, capisce che si tratta proprio di un suo messaggio in codice. Inizia così l'affannosa ricerca per ritrovarla. Partendo dalle storie che lei gli raccontava da piccolo, attraverso una rete clandestina di bibliotecari che aiuta le famiglie dei bambini rapiti, Bird approda a New York, dove un estremo atto rivoluzionario può cambiare il futuro per sempre. Come Il racconto dell'Ancella, 1984 e Fahrenheit 451, I nostri cuori perduti è una metafora magnifica e struggente di come le comunità all'apparenza avanzate ignorino l'ingiustizia più palese. Un perfetto capolavoro distopico, che racconta il coraggio di vivere in tempi bui con il cuore intatto. E un testamento prezioso sul potere intramontabile dell'amore, della letteratura e della speranza.

 

Commento:

Oramai lo sapete: vi parlo di poche distopie, ma quando succede è perché mi sono piaciute particolarmente. Questo romanzo di Celeste NG, per esempio, è davvero ben scritto. Siamo in America, in un futuro non troppo lontano dal nostro presente. È al governo un regime totalitario che controlla tutto e tutti e si serve della delazione come arma per seminare l'odio e la diffidenza, mascherandola per patriottismo. Il nemico da combattere coalizzati che il regime ha scelto sono le persone di etnia asiatica, in particolare cinese: la Cina è, a detta del Governo, la causa della crisi che quindici anni prima aveva messo in ginocchio il Paese; sentimenti di odio, intolleranza e paura per tutto ciò che è cinese vengono costantemente instillati nella popolazione con tutti i mezzi che conosciamo per averli visti all'opera in altri regimi di questo tipo, ma non solo: vengono messi in atto anche provvedimenti concreti come la ricollocazione, ossia l'allontanamento dalle loro famiglie dei bambini cinesi o figli di dissidenti che vengono poi affidati a famiglie selezionate e compiacenti. In questo ambiente vive Bird, un ragazzino di dodici anni cui invece è capitata una cosa diversa: è stata sua madre, una poetessa di origine cinese, a scomparire. Dove sia andata, perché e quando tornerà, Bird non lo sa, però spera… spera di vederla ogni volta che un verso delle sue poesie viene scritto in una manifestazione pubblica, spera di incontrarla per strada, spera di ritrovarla negli occhi di una passante. Un bel giorno, poi, Bird riceve un suo messaggio… e da quel momento la voglia di ritrovarla supera tutto, le raccomandazioni del padre, la paura, le avversità. "I nostri cuori perduti" è la storia del coraggio di un bambino e di sua madre che, con atti piccoli ma eroici, provano ad opporsi all'annientamento e lanciano un messaggio potentissimo. Davvero un bel romanzo, una distopia che ci invita a non ignorare mai i segnali che ci manda la realtà, il nostro presente, il nostro mondo.

 

Opera recensita: "I nostri cuori perduti" di Celeste NG

Editore: Mondadori, 2022

Traduzione: Federica Aceto

Genere: distopico

Ambientazione: America, futuro

Pagine: 348

Prezzo: 20,00 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8,5.

  

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