Sinossi:
Il bar è un luogo incantato, dove ogni giorno entrano e
sostano decine di persone e in cui è il caso a dominare: qualcuno comincia a
chiacchierare, un cliente si siede davanti al barista e confida i suoi dolori,
a volte gli avventori litigano, e accade persino che nasca una storia d'amore
passeggera. Per Goliarda Sapienza il bar è un rito quotidiano irrinunciabile,
che racchiude un momento di ristoro e di pacificazione dei sensi; è
un'occasione di studio degli individui e dei caratteri, da trasportare poi nelle
sue pagine; ma soprattutto è un luogo di comunicazione e di contatto tra vite
diverse. Come accade in questo racconto, in cui un incontro casuale al bar si
prolunga in un viaggio in treno, e in poche ore trasforma uno sconosciuto
uscito da poco dal carcere in un intimo conoscente con cui aprirsi e a cui
porre domande che non si ha mai avuto il coraggio di fare. Elogio del bar,
seguito da alcuni appunti sulle mattinate intorno a un caffè, ci rivela lo
sguardo prezioso, lieve e allo stesso tempo profondo con cui Goliarda indaga se
stessa e i rapporti umani.
Commento:
Mi è piaciuto molto questo racconto in forma di omaggio al bar,
come luogo, abitudine e vero e proprio culto. È qualcosa che condivido
profondamente e che mi accomuna all'autrice, non a caso i bar sono tra i miei
luoghi d'elezione. Mi è piaciuto, dicevo, ma l'ho trovato davvero troppo breve:
è come se fosse un accenno, una strizzatina d'occhio, un inizio di qualcosa che
sarebbe potuto continuare a lungo ma che è stato interrotto come da un
imprevisto e che, però, è ancora nell'aria. Non so, c'è qualcosa di etereo nel
modo in cui è scritto e concluso questo racconto, quasi che sia sospeso un
attimo prima di prendere il largo. Fatto sta che ne avrei voluto ancora e
ancora.
Opera recensita: "Elogio del bar di Goliarda Sapienza
Editore: Elliot, 2014
Genere: racconto autobiografico
Pagine: 64
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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