Sinossi:
Lavorare in un ospedale psichiatrico è
difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità
reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a
questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la
paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in
se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La
sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le
sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire
all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare all'ospedale senza
lasciare traccia, per Ellen incomincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire,
nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma
viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella
donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far
altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre
precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla
fine, tutti i nodi verranno al pettine...
Chi può dire cosa è vero e cosa non lo è? E chi ci assicura
che sapere la verità sia sempre la cosa migliore? Sono questi gli interrogativi
davanti ai quali ci pone questo thriller psicologico.
E’ lunedì mattina e la giovane psichiatra Ellen Roth arriva
al lavoro in ritardo. Ha appena accompagnato in aeroporto il suo collega e
compagno Chris che parte per una lunga vacanza in Australia con un amico. Ellen
è turbata perché prima di partire Chris le ha strappato una promessa: occuparsi
di una nuova paziente, giunta da poco in clinica, alla quale lui tiene molto perché
pensa che sia in pericolo. Ellen va a farle visita e trova una donna in evidente
stato di choc, chiusa in se stessa, con chiari segni di maltrattamenti che, a
suo dire, le sono stati procurati dall’uomo nero, il temibile personaggio delle
fiabe. Ellen nota che la donna parla con una voce infantile, come se fosse regredita
allo stato di bambina. Anche quando si allontana da lei Ellen non riesce a non
pensare alle sue condizioni e a cosa o chi possa averla ridotta così. Il giorno
successivo, però, la paziente senza nome è scomparsa e nessuno sembra averla
mai vista, a parte Ellen e Chris che però è irraggiungibile in Australia. Ellen
comincia a cercarla e contemporaneamente riceve strane telefonate ed
avvertimenti di vario tipo da un uomo che sembra essere collegato alla donna
sconosciuta. Da qui comincerà un percorso pericoloso ed oscuro che porterà
Ellen ad una sconvolgente, remota ed amara verità dalla quale le sarà molto
difficile venire fuori indenne. Ad aiutarla in questo percorso c’è solo il suo
collega Mark che si rivelerà la sua unica ancora di salvezza.
Il libro è scritto con stile scorrevole, la tensione è
palpabile ad ogni pagina e cresce di pari passo con il baratro buio verso cui
si ha sempre l’impressione di precipitare. Un thriller psicologico in piena
regola con tanto di colpi di scena finali, non uno, ma molti in rapida successione.
La storia, che per buona parte del libro sembra essere quasi ordinaria, “normale”,
assume connotati assolutamente imprevisti. Mi è piaciuto? Sì, molto, l’ho letto
d’un fiato e ve lo consiglio!
Opera recensita: “La psichiatra” di Wulf Dorn
Editore: Corbaccio, 2010
Genere: triller psicologico
Ambientazione: Germania
Pagine: 399
Consigliato: sì.
Nessun commento:
Posta un commento