Sinossi:
Paul Sheldon, un celebre scrittore,
viene sequestrato in una casa isolata del Colorado da una sua fanatica
ammiratrice. Affetta da gravi turbe psichiche, la donna non gli perdona di aver
"eliminato" Misery, il suo personaggio preferito, e gli impone tra terribili
sevizie di "resuscitarla" in un nuovo romanzo. Paul non ha scelta,
pur rendendosi conto che in certi casi la salvezza puo' essere peggio della
morte...
Oggi vi parlo di un romanzo che è considerato tra i migliori
del celebre scrittore Stephen King: si tratta di Misery, da cui è stato tratto
anche un film con l’attrice Katy Bates come protagonista femminile.
La storia è ambientata in casa di Annie Wilkes, una
grottesca ex infermiera squilibrata che soccorre e cura Paul Sheldon, il suo
scrittore preferito, vittima di un brutto incidente stradale.
E’ qui che, proprio in apertura del libro, Paul si sveglia
dalla nube densa causatagli dai farmaci che Annie gli ha somministrato dopo il
trauma. E’ in questa casa che Paul resta per mesi, prigioniero della follia di
Annie. La donna, dopo aver appreso della morte del suo personaggio letterario preferito,
la trovatella Misery, costringe lo scrittore a resuscitarla. A questo scopo
Annie sottopone il povero Paul ad una serie sempre più macabra di sevizie,
avvantaggiata dal fatto che, avendo subito gravi traumi alle gambe in seguito
all’incidente, l’uomo dipende totalmente da lei. Via via che il numero delle pagine
del manoscritto cresce accanto alla macchina da scrivere, cresce in Paul anche la
rabbia e il desiderio di vendetta.
Il romanzo si
sviluppa quindi in un’escalation di scene crudeli, macabre, ai limiti del
reale, fino all’epilogo tragico ed insieme liberatorio.
Ora, è il momento delle considerazioni personali: so di
andare controcorrente rispetto al resto dei siti, blog, forum che parlano di
questo libro, ma a me Misery non è piaciuto! O meglio, mi è piaciuto molto meno
di quanto mi aspettassi. L’ho trovato lento, troppo statico, per buona parte
del libro ho fatto fatica a trovare interesse nei personaggi e nella sorte di
Paul. Solo verso la fine il ritmo ha cominciato ad alzarsi e mi è risultato più facile finire la lettura.
Non nego che sia un buon libro, stiamo pur sempre parlando di Stephen King, ma
ho letto di meglio anche dello stesso autore. Soprattutto, non mi sento di
definirlo “thriller, ma piuttosto lo inquadrerei nel genere noir.
La mia, comunque, è un’opinione personale e, visto che mi ritrovo
ad essere una voce fuori dal coro, non mi sento di non consigliarlo a fatto…
perciò lo consiglio con molte remore.
Opera recensita: “Misery” di Stephen King
Editore: Sperling & Cupfer, prima ed. 1987
Genere: noir
Ambientazione: Colorado (U.S.A.)
Pagine: 382
Consigliato: sì/no.
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