Sinossi:
Amy e Nick si incontrano a una festa in una gelida sera di
gennaio. Uno scambio di sguardi ed è subito amore. Lui la conquista con il
sorriso sornione,
l'accento ondulato del Missouri, il fisico statuario. Lei è
la ragazza perfetta, bella, spigliata, battuta pronta, il tipo che non si
preoccupa se bevi
una birra di troppo con gli amici. Sono felici, innamorati,
pieni di futuro. Qualche anno dopo però tutto è cambiato. Da Brooklyn a North
Carthage, Missouri.
Da giovani professionisti in carriera a coppia alla deriva.
Amy e Nick hanno perso il lavoro e sono stati costretti a reinventarsi: lui
proprietario del
bar di quartiere accanto alla sorella Margo, lei casalinga
in una città di provincia anonima e sperduta. Fino a che, la mattina del loro
quinto anniversario,
Amy scompare. È in quel momento, con le tracce di sangue e i
segni di colluttazione a sfregiare la simmetria del salotto, che la vera storia
del matrimonio
di Amy e Nick ha inizio. Che fine ha fatto Amy? Quale
segreto nasconde il diario che teneva con tanta cura? Chi è davvero Nick Dunne?
Un marito devoto
schiacciato dall'angoscia, o un cinico mentitore e violento,
forse addirittura un assassino? Raccontato dalle voci alternate di Nick e Amy,
"L'amore bugiardo"
è una incursione nel lato oscuro del matrimonio. Un thriller
costruito su una serie di rovesciamenti e colpi di scena che costringerà il
lettore a chiedersi
se davvero sia possibile conoscere la persona che gli dorme
accanto.
Finalmente è arrivato il momento di scrivere la recensione
di questo libro. Perché sono così contenta di scriverla? Perché significa che l’ho
finito! Alleluja! Questo libro, con tutte le sue 462 pagine, conferma la mia
convinzione che meno un libro ci piace più tempo impieghiamo a leggerlo. Ma
veniamo al dunque: si tratta della complicata storia tra Nick ed Amy, marito e
moglie da cinque anni, due egoisti cronici che si incontrano, credono di aver
trovato l’altra metà della mela, ma quando l’illusione scompare si ritrovano
sposati e devono fare i conti con i reciproci difetti.
Un bel giorno di luglio, esattamente il giorno del quinto
anniversario, la bella Amy, la “Mitica Amy”, scompare lasciandosi dietro una
serie di indizi che convergono inevitabilmente su Nick. Ma Amy non è morta
(sarebbe troppo facile) e non è stato Nick a rapirla… com’è andata veramente?
Beh… tanto vale che vi dia qualche indizio: abbiamo a che fare con una sociopatica
psicolabile, tanto geniale quanto odiosa, una miss perfettina, viziata e
bacchettona, abituata ad ottenere tutto ciò che vuole e, quando tutto non va
come dice lei, a vendicarsi in modo sproporzionato e folle. Vi ho detto
abbastanza.
Nel caso non l’abbiate capito, questo libro, comunque, non
mi è piaciuto per niente. Proprio non è riuscito a convincermi né a prendermi,
non ho provato alcuna solidarietà per Nick, alcuna ammirazione per il genio di
Amy… niente, solo avversione. L’ho trovato banale nella prima parte e
allucinato nella seconda e terza… per non parlare del finale piatto e privo di
alcuna suspense. Una delusione completa, dunque, perciò non lo consiglio. Mi
dispiace, ma il 2017 comincia con un libro no!
Opera recensita: “L’amore bugiardo” di Gillian Flynn
Editore: Rizzoli, 2013
Genere: thriller
Ambientazione: Missouri, Stati Uniti
Pagine: 462
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: no.
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