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lunedì 18 dicembre 2017

RECENSIONE: STEPHEN KING - SHINING


Sinossi:

L'Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito

forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d'inverno quando l'albergo chiude e resta isolato per la neve.

Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all'Overlook ed è allora

che le forze del male si scatenano. Dinanzi a Danny, che è dotato di potere extrasensoriale, lo shine, si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle

stanze dell'albergo, ma se il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne rimane vittima.

 

Commento:

Jack ha da poco perso il lavoro di insegnante a causa di alcuni suoi comportamenti dettati dal vizio dell’alchool, il suo lavoro di scrittore stenta a decollare ed ha una moglie – Wendy – e un figlio di cinque anni – Danny – da mantenere. Così accetta il lavoro di guardiano invernale e si trasferisce con la famiglia all’Hotel Overlook che dovrà custodire da ottobre ad aprile. L’Hotel, isolato dal mondo e situato in cima alle montagne del Colorado che d’inverno si coprono di neve, non gode di buona fama nel circondario: sebbene sia un posto di lusso, un resort esclusivo per celebrità, vanta un passato costellato di eventi macabri, delitti, suicidi, fatti di sangue che non sembrano essere del tutto risolti. Qualcosa si cela nell’albergo e Danny, il figlio di Jack e Wendy, lo sa ancora prima di arrivarci. Perché? Perché Danny capisce le cose, le vede, le sente, prima degli altri: come dice il cuoco dell’albergo, Danny irradia, ha l’aura ed è proprio a lui che punta l’Overlook.

Danny, insieme al cuoco Dick Allorann, è il personaggio più interessante – ma non il più inquietante – del libro: è soggetto a frequenti fenomeni di precognizione di forte intensità, ha un’intelligenza acutissima e una proprietà di linguaggio sorprendente per un bambino della sua età. E’ coraggioso, troppo adulto per i suoi anni e non ci si può non affezionare a lui. Il destino che il suo potere gli ha riservato non è dei più facili ed è costellato di perdite e sofferenze, ma lui è forte e ce la farà, specie se accanto avrà un amico come Dick.

Un libro bellissimo, un thriller-horror inquietante dal quale è difficile staccarsi. La proverbiale capacità di King di descrivere la quotidianità qui non può esprimersi al meglio perché i personaggi non sono moltissimi, ma è compensata da un’immaginazione scatenata che rende “Shining” ai livelli più alti fra le opere di King per suspense ed intreccio narrativo. Bello ed avvincente, lo consiglio agli amanti del genere. Ottimo libro dal quale nel 1980 è stato tratto anche un film diretto da Stanley Kubrick.

 

Opera recensita: “Shining” di Stephen King

Editore: Bompiani, prima ed. 1977

Genere: horror

Ambientazione: Stati Uniti

Pagine: 588 (ed. 2014)

Prezzo: 13,00 €

Consigliato: sì.

 

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