Sinossi:
Nel giugno del 1815, Bruxelles appare 'en fête', con le
affollate bancarelle nei mercati e le carrozze aperte pitturate a colori
vivaci. Nessuno immagina
che l'imperatore Napoleone sia in marcia, pronto ad
accamparsi sul limitare della città da un momento all'altro. La diciottenne
Sophia Trenchard, tipica
bellezza inglese bionda dagli occhi azzurri, non ha alcun
interesse per le questioni belliche; i suoi pensieri sono rivolti a Lord Edmund
Bellasis, erede
di una delle famiglie più importanti della Gran Bretagna,
che le ha appena procurato gli inviti per il ballo della duchessa di Richmond.
La guerra ha alterato
gli schemi, permettendo di tralasciare le solite regole, e
l'ambiziosa Sophia è intenzionata a non lasciarsi sfuggire questa occasione,
insperata per una
ragazza con i suoi natali. Suo padre, James Trenchard, è
"il Mago", un abile commerciante che fornisce pane e birra ai
soldati. Partito da una bancarella
a Covent Garden, grazie a un vero talento per gli affari, ha
compiuto una vertiginosa scalata sociale, spinto dall'insopprimibile desiderio
di appartenere
al bel mondo. Anne, la moglie di James, sembra essere
l'unica della famiglia Trenchard ad aver conservato un po' di buon senso e a
ostacolare l'unione
tra la figlia e Edmund Bellasis. Durante il ballo un
aiutante di campo irrompe nella sala recando con sé una missiva. Le truppe
francesi hanno oltrepassato il confine e gli ufficiali inglesi, le uniformi da
gala ancora indosso, vengono richiamati ai propri reggimenti. Le sale piene di
fiori, tanto
profumate ed eleganti a inizio serata, diventano teatro di
strazianti scene di commiato, compreso quello tra Sophia e Lord Bellasis,
ignari della piega
che sta per prendere la loro vita. Venticinque anni dopo i
Trenchard, tornati in Inghilterra, vivono a Belgravia, un quartiere di nuova
costruzione edificato
da James, che ha fatto fortuna nel campo dell’edilizia. Non
lontano da loro sorge la dimora dei conti di Brockenhurst, i genitori di Edmund
Bellasis. Le
due famiglie appaiono tanto distanti per estrazione sociale
quanto unite da un segreto diventato oggetto di un curioso interesse nei
salotti londinesi,
scatenando i pettegolezzi della servitù e mettendo in moto
una catena di eventi non privi di colpi di scena e rivelazioni. Con uno stile
impeccabile, tra
personaggi irresistibili e descrizioni magistrali, Fellowes
– già autore dell’acclamato Downton Abbey – ha scritto un romanzo che, con
sagacia e ironia,
affronta le tensioni tra le nuove famiglie benestanti e la
vecchia aristocrazia nell’Inghilterra vittoriana.
Commento:
La quarta di copertina riassume molto bene il punto di
partenza di questa storia che si dipana nella Londra vittoriana di metà
Ottocento, in cui le differenze di classe, che ai nostri occhi potrebbero
apparire inezie incomprensibili, erano tenute oltremodo in considerazione. E’
fondamentalmente questo il tema portante del libro: la figlia di un mercante
arrampicatore sociale e costruttore di case ebbe l’ardire di intrattenersi con
l’erede di un’importante famiglia nobile e venticinque anni dopo vengono a
galla trame e segreti di quell’unione e di quel periodo.
Questi eventi danno origine a nuovi intrighi, macchinazioni,
pettegolezzi, supposizioni sbagliate e piccole vendette che vedono al centro un
inconsapevole giovane commerciante con il talento per gli affari, Charles Pope.
Chi è questo giovane che attira l’interesse di tanti variegati personaggi?
Questa è la domanda cruciale che permette al bravissimo Julian Fellowes di
condurci in un intricato dedalo di vicende che sarà difficile ed affascinante
districare. Dopo un inizio non esattamente avvincente che farebbe pensare ad un
romanzetto senza infamia e senza lode, la lettura migliora e ci si ritrova a
seguire con interesse le vicende dei personaggi.
Più che di un romanzo storico, si tratta di un romanzo di
ambientazione storica, che unisce le ambientazioni tipiche della classe
medioalta della società londinese ottocentesca e uno stile svecchiato e –
essendo stato scritto oggi - privo dell’ampollosità tipica dei romanzi scritti
in quel periodo. Tutto questo rende “Belgravia” un libro apprezzabilissimo: ben
inteso, è ben lungi dall’essere un capolavoro, ma è comunque una lettura
leggera e molto gradevole in cui si trova un po’ di tutto, dall’amore alla
differenza di classe, dall’ambientazione già pregevole di per sé ad un accenno
di colonialismo, da una saga familiare ad uno spaccato del mondo e del vissuto
di una Londra diversa da quella che conosciamo oggi. Per tirare le somme,
quindi, una lettura consigliata a chi cerchi un libro leggero ma non banale ed
ami le ambientazioni ottocentesche. Se poi avete visto Downton Abbey ci
ritroverete molto in queste pagine: sebbene ambientato un po’ più indietro nel
tempo, “Belgravia” nasce proprio dalla penna dello stesso sceneggiatore, quindi
se la serie vi era piaciuta non potrete non apprezzare questo libro.
Opera recensita: “Belgravia” di Julian Fellowes
Editore: Neri Pozza, 2016
Genere: narrativa straniera, romanzo storico
Ambientazione: Bruxelle 1815-Londra 1841
Pagine: 414
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì.
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