Sinossi:
Perché una prof è svenuta in classe senza un motivo
apparente?
Chi ha piantato marijuana nel cortile della scuola?
Cosa nasconde Marzio il misterioso?
Queste e molte altre cose si chiede Ilaria, insegnante
napoletana in servizio a Berlino dopo un concorso vinto in extremis.
A una festa all'ambasciata Ilaria conosce Marzio, bellissimo
ricercatore torinese che passa da una borsa di studio all'altra, ognuna in un
paese diverso,
e la seduce irrimediabilmente, ma poi sparisce e riappare in
un gioco estenuante e intrigante.
Ilaria non riuscirà a liberarsene nemmeno dopo aver
conosciuto un brillante e fascinoso professore napoletano, durante una vacanza
nella sua città; anzi,
le cose si complicheranno ulteriormente.
In un mondo multicolore e inafferrabile si muovono cervelli
in fuga e nuovi emigranti, creativi turchi e precari italiani, professori
boriosi e insegnanti
marpioni, e poi carabinieri dell'ambasciata, studenti
arrabbiati, baristi saggi, casalinghe tutt'altro che sull'orlo di una crisi di
nervi, portieri vecchio
stampo e nostalgici della DDR.
Sullo sfondo Berlino e Napoli, due città apparentemente
contrastanti e tuttavia complementari, anche se il mare a Berlino non c'è.
Commento:
Ilaria è una giovane professoressa di lettere che ha vinto
un concorso per insegnare (a tempo determinato e grazie ad una borsa di studio)
in una scuola italiana a Berlino. La città è bella ed interessante, senza
dubbio, ma Ilaria, napoletana, giovane, abituata alla spontaneità, al buon
cuore e a ragionamenti altruistici, fa fatica ad abituarsi alla competitività
teutonica ed all’ambiente scolastico non proprio cordiale. A condividere la sua
sventura ci sono vari colleghi tra cui Biagio, il collega omosessuale che si è
trasferito a Berlino sfidando il precariato per amore del suo ragazzo turco e
che diventerà come un fratello per Ilaria. Ma la vita della giovane insegnante
amata dai ragazzi ed odiata dai colleghi non è fatta di solo lavoro: a Berlino
conoscerà Marzio, un enigmatico cosmologo metà pugliese e metà piemontese che
la prende e la travolge con la stessa facilità con cui appare e scompare nella
sua vita. Insoddisfatta per la precarietà anche sentimentale, di ritorno a
Napoli per le feste natalizie, Ilaria conosce Fausto, un affascinante ed
altrettanto passionale professore di lettere all’Università Federico II che l’ammalia
con le sue parole calde e la promessa di una solidità tanto cercata. Divisa fra
Napoli e Berlino, fra due sentimenti forti e coinvolgenti, fra la voglia di far
bene con gli alunni e la spada di Damocle dell’incertezza crescente, la nostra
Ilaria trascorrerà un anno scolastico assai travagliato, alla fine del quale si
troverà a dover districare una matassa ingarbugliatissima ed a prendere decisioni
difficili ma importanti, in tutti i campi.
Una lettura gradevole ed interessante che mette in luce le
tante difficoltà dei giovani italiani che devono lasciare il loro Paese in cerca
di un futuro più solido e, in fin dei conti, senza alcuna certezza di trovarlo.
Cervelli in fuga che devono fare i conti con la diffidenza, le abitudini e i
modi di vita differenti, la nostalgia di casa, degli amici, dei luoghi cari, di
un po’ di calore che faccia sentire meno soli. Il libro è ambientato nei primi anni
2000, ma la situazione è tutt’altro che migliorata oggi, alle soglie del 2018.
Una lettura ironica, divertente, non banale, che tra
profusioni d’amore e sentimenti nasconde la durezza di un futuro quanto mai incerto.
Consigliato a chi cerchi un libro leggero, ma non banale.
Opera recensita: “Il mare a Berlino non c’è” di Elisa
Hermann
Editore: Giunti, 2016
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: Berlino-Napoli
Pagine: 387 (formato disponibile: ebook)
Prezzo: 2,99 €
Consigliato: sì.
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