Sinossi:
Ambientato in una New York torbida e scintillante, il nuovo
libro di Jeffery Deaver è un thriller pieno di personaggi e situazioni inedite,
di tensione
e di atmosfera.
La giovane Taylor Lockwood divide le sue giornate tra il
lavoro di praticante in un prestigioso studio legale di New York e le serate
come pianista jazz
nei locali più pittoreschi della città. Ma la sua vita
cambia all’improvviso quando uno degli avvocati dello studio, l’intrigante
Mitchell Reece, le affida
un compito a dir poco delicato: scoprire chi ha rubato il
prezioso documento che potrebbe distruggergli la carriera e mandare a rotoli un
affare milionario.
Sedotta dal fascino dell’imperscrutabile Reece, Taylor
accetta l’incarico. Ma più scava nei segreti della Hubbard, White & Willis,
più la posta in gioco
si fa alta: perché qualcuno è disposto a tutto pur di veder
realizzati i propri sinistri piani, e la sete di verità che sprona Taylor a
proseguire nelle
indagini rischia ogni ora di più di esserle fatale. In una
New York torbida e scintillante, tra i jazz club pieni di fumo e gli asettici
palazzi in cui
si gioca la spietata partita del potere, il grande Deaver dà
vita a un thriller pieno di personaggi e situazioni inedite, di tensione e di
atmosfera.
Commento:
Jeffery Deaver è un ex avvocato e in questo thriller ci
racconta il mondo da cui proviene e che, quindi, conosce bene. E’ proprio in un
prestigioso studio legale newyorkese, infatti, che si snoda l’intrigo tra gli
intrighi: in un ambiente ostile e competitivo ancor più funestato da smottamenti
interni che mettono capi e soci l’un contro l’altro armato, una cambiale
milionaria viene trafugata dallo studio di uno degli associati. Costui decide
di non coinvolgere la polizia o i vertici dello studio e di cominciare a
cercare il vitale documento coinvolgendo una praticante, Taylor Lockwood. I due
lavorano bene insieme, sono affiatati e sboccia anche una passione, ma il ladro
è sfuggente e ben organizzato e sembra più difficile da stanare di quanto
avessero previsto: i rischi, infatti, sono ben più alti di quanto entrambi
credessero. Fra intrighi e complotti questo thriller ci porta nelle stanze
segrete in cui si decidono i processi, si stipulano accordi, si smuovono
capitali.
Tuttavia… a mio modesto parere questo non è uno dei migliori
thriller di Deaver, nonostante sia scritto bene e sia al di sopra degli
standard del genere. E’ risaputo che adoro quest’autore, ma fra i tanti che ho
letto questo è il suo thriller che finora ho apprezzato meno. Non perché sia –
come in effetti è – molto tecnico e freddo; non perché non sia interessante…
non mi ha soddisfatta per una ragione che non saprei spiegare. Forse ha
influito la scelta della protagonista che non ha nessun’abilità particolare e
non si capisce perché la “missione” venga affidata a lei se non perché nello
studio ha la reputazione di “una che ha le palle”… Anche la scelta del
colpevole, poi, mi ha lasciata perplessa e forse mi è sembrata scontata… Non
so, non mi ha convinta e me ne dispiaccio! Tuttavia, sempre di Deaver si
tratta, quindi non è assolutamente un brutto libro, anzi, ha dei profili di
interesse e tutto sommato è ben congegnato… però, viste le premesse, mi aspettavo di più.
Opera recensita: “La consulente” di Jeffery Deaver
Editore: Rizzoli, 2012
Genere: legal thriller
Ambientazione: New York
Pagine: 466
Prezzo: 19,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.
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