Sinossi:
Hotel da incubo, Malattie
imbarazzanti, Non
sapevo di essere incinta e Sepolti in casa non bastano. Ormai la tv
chiede sempre nuovi format, sempre più paradossali, sempre più surreali.
Succede anche in Videogramma, un’azienda di contenuti in cui da anni lavora
Chiara, trentacinquenne milanese, direttrice casting, single, irrisolta, piena
di paure e ossessioni. Il nuovo capo, detto lo Yeti, chiamato anche per operare
dei tagli, costringerà tutti i dipendenti a proporre format innovativi, pena il
licenziamento immediato. Ma la situazione per Chiara si complica quando suo
padre, Massimo Lombroso, un vecchio critico letterario del «Corriere della
Sera» malato di demenza selettiva, viene cacciato dall’ospizio in cui è
ricoverato perché ormai ingestibile. In attesa di trovare una nuova
sistemazione, Chiara lo terrà in casa con sé. La convivenza però non sarà
facile: lui la scambia da sempre per Heidi, il cartone animato che seguivano
insieme quando lei era piccola. Tutto il suo mondo è popolato di caprette,
monti e Peter. E Peter verrà ribattezzato anche il ragazzo trovato da Chiara
per stare col padre quando lei è al lavoro, un giovane premuroso e
preparatissimo che si prenderà cura dell’uomo fino a diventare insostituibile.
Quando Chiara si troverà in difficoltà alla Videogramma, per le pressanti e
impossibili richieste dello Yeti, sarà proprio questa sua nuova strampalata
famiglia a darle una mano e, come per magia, tutto si risolverà per il meglio,
non senza inaspettati e imprevedibili sviluppi.
Commento:
Una lettura leggera, ironica, a tratti esilarante, ma non
per questo banale o priva di spunti di riflessione.
Chiara, la protagonista di questa storia, è una giovane come
oggi ce ne sono tanti: 35 anni, di Milano, single, completamente risucchiata
dal lavoro e schiava del tempo indeterminato. Non ha più vita sociale, lavora
oltre dodici ore al giorno e quando arriva a casa ha solo la forza di
tramortirsi di farmaci ed indursi un sonno forzato. La sua routine
faticosamente costruita precipita quando nella sua vita arrivano due eventi
inattesi e nefasti: lo Yeti, il suo borioso e ignorante capo, minaccia di
licenziare chiunque non proponga un format assolutamente accattivante per
l'azienda in cui Chiara lavora come selezionatrice di talenti; secondo evento,
il padre di Chiara viene cacciato dall'ospizio perché è diventato un
ingestibile lanciatore di oggetti. La sua demenza selettiva, infatti, gli
blocca la memoria lasciando vividi i ricordi solo di una specifica parte di
vita e confondendo gli altri. Perciò il noto ex critico letterario implacabile ricorda
a menadito le citazioni letterarie ma scambia la figlia per Heidi, il cartone
animato che vedevano insieme, unico momento di affetto tra padre e figlia.
Quando Chiara è costretta a tenere il padre con sé e insieme
a lavorare il triplo per evitare il licenziamento, si rende conto di non
farcela. Thomas, il ragazzo che viene mandato come infermiere per il padre di
Chiara, sarà la sua autentica salvezza…
Un libro leggero, sì, ma che rispecchia fedelmente la
società di oggi, la generazione dei trentenni sempre in bilico tra sfruttamento
e disoccupazione, la Tv sempre più trash e meno ricca di contenuti, gli anziani
e i loro problemi, l'anaffettività ai tempi dei social. Tutto questo viene
raccontato qui con freschezza, ironia, in un tono giovanile e spigliato che mi
è piaciuto molto. Lettura consigliata, adatta al periodo estivo.
Opera recensita: "Heidi" di Francesco Muzzopappa
Editore: Fazzi, 2018
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: Milano
Pagine: 238
Prezzo: 15,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
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