Sinossi:
Il commissario Kostas Karitos vive
ad Atene, metropoli sospesa tra Oriente e Occidente, crocevia di immigrati
clandestini, ex spie sovietiche e trafficanti d'organi. Karitos tenta comunque
di ritagliarsi uno spazio di tranquillità personale, per dedicarsi anche ai
propri problemi famigliari. Ma un efferato omicidio lo costringe a scendere in
campo, scontrandosi con schegge impazzite di realtà.
Commento:
A qualcuno sembrerà strano, ma certi gialli – specie quelli
che fanno parte di una saga e quindi si sa che si ritroveranno i protagonisti –
possono risultare rassicuranti.
E' il caso di questo primo romanzo della saga che vede come
protagonista Kostas Karitos, commissario della polizia di Atene, tranquillo,
assennato, di mezza età, sposato con Adriana e padre di Caterina che studia a
Salonicco. Karitos è un personaggio che potrebbe risultare senza infamia né
lode, se non avesse delle piccole particolarità che gli permettono, a suo modo,
di ricavarsi un ottimo posto nella narrativa gialla moderna. Per cominciare ha
un'indole maschilista e – commento personale – non mi piace granché come tratta
la moglie… -, legge solo dizionari, ama la cucina greca e in particolare i
Sublaki completi; oserei dire che è metereopatico, non gli piacciono le
soluzioni facili e prende di petto tutte le situazioni: è tutto ad un pezzo, dà
del tu a criminali e testimoni senza troppi problemi affrontandoli direttamente
senza cerimonie… Singolare, non c'è dubbio. In questo specifico caso ha avuto a
che fare con due omicidi scomodi, una rete di strani traffici e un colpevole
assolutamente vicino e insospettabile.
Nel complesso mi sento di consigliare questo romanzo e credo
che continuerò la lettura della saga.
opera recensita: "Ultime della notte" di Petros
Markaris
Editore: Bompiani, prima ed. originale 1995-prima ed.
italiana 2000
Genere: giallo
Ambientazione: Atene
Pagine: 343
Prezzo: 12,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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