Sinossi:
Alba ha la sindrome di Down
e appena nata è stata lasciata in ospedale. Trenta famiglie l'hanno rifiutata
prima che il tribunale decidesse di affidarla a Luca Trapanese. Gay, cattolico
praticante, impegnato nel sociale: con lui è stato inaugurato il registro degli
affidi previsti dalla legge per i single. Ma Luca non è spaventato. Di
battaglie ne ha combattute tante, conosce il dolore e ha imparato a
trasformarlo, abbattendo muri e costruendo spazi di solidarietà. Il suo non è
un gesto caritatevole: vuole semplicemente una famiglia. E per difenderla
consegna la sua storia a un altro padre, che ha la sua età e il suo stesso
nome, ma non potrebbe essere piú diverso. Luca Mercadante è ateo e favorevole
all'interruzione di gravidanza. Ed è convinto che la paternità passi per il
sangue prima che per l'accudimento. Cosa resta del padre quando è privato anche
di qualcuno che possa raccogliere la sua eredità intellettuale? Dal racconto
della vicenda di Alba, tra difficoltà pratiche, momenti di sconforto e molta
gioia, affiorano inattese le ragioni di una scelta importante e fortissima.
«Qualche minuto prima che il sole sorga, Luca prende Alba e la porta alla
finestra per farle vedere l'inizio della vita. Spalanca le persiane, l'aria
nuova ripulisce la stanza dalle paure della notte. Il primo raggio di luce si
arrampica sulla vetta della montagna e a Luca viene in mente la storia di un
gigante scalatore che vuole arrivare al cielo. Pensa che dovrebbe scriverla per
raccontarla al suo nuovo amore; per il momento si accontenta di bisbigliarle
una canzone all'orecchio mentre la culla».
Commento:
Questo libro, scritto da Luca Mercadante, racconta la storia
di Luca Trapanese e di Alba, la bambina che ha adottato. Quali sono le
particolarità? Cosa rende questa storia speciale? Il fatto che Alba è una
neonata affetta da trisomia 21, fa parte dei cosìddetti "casi difficili",
che prima di arrivare a Luca era stata rifiutata da trenta famiglie; e poi il
fatto che Luca Trapanese è single ed è gay. Se vivessimo in una società ideale
la cosa non dovrebbe stupirci, ma nella nostra società, in quella in cui
viviamo ed operiamo ogni giorno, queste storie stupiscono, sconvolgono e fanno
notizia. Non voglio addentrarmi oltre nel merito della questione, mi limiterò a
commentare il libro. Libro scritto da Luca Mercadante, conoscente di Trapanese
e con idee totalmente diverse dalle sue. Il fatto che questa storia sia stata
raccontata da una persona con idee quasi opposte a chi l'ha vissuta è,
teoricamente, un bene perché dovrebbe rendere il racconto più obiettivo e meno
sentimentale. Il problema, a mio avviso, è stato che le idee di Mercadante hanno
trovato decisamente troppo posto in queste pagine e il suo racconto ne è stato
penalizzato, pur con tutto l'impegno profuso per rendere i fatti in modo il più
neutro possibile. La storia di Trapanese e di Alba è stata raccontata, è una
storia bellissima, ma io ho trovato i commenti personali di Mercadante
disturbanti al punto di rendere meno godibile la lettura. Tuttavia va detto che
le sue sono idee condivise da molti, quindi forse, alla fine, è stato un bene
che sia stato lui a raccontare.
Per quanto mi riguarda non mi sento né di consigliare né di
sconsigliare il libro: sì per la trama e per la storia, no per la scrittura…
certo è che non si potrà accusare il libro di finzione narrativa o
strumentalizzazione: tutto qui è estremamente e totalmente reale, anche i
commenti negativi.
Opera recensita: "Nata per te" di Luca Mercadante
e Luca Trapanese
Editore: einaudi, 2018
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: Napoli
Pagine: 168
Prezzo: 16,50 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 6,5.
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