Sinossi:
Senza nome è uno degli
esempi più belli di "melodramma contenuto", secondo la definizione di
Thomas S. Eliot, dell'opera di Wilkie Collins. Capolavoro di minuziosa
osservazione psicologica e allo stesso tempo critica decisa alle storture della
società vittoriana, ha un posto di primo piano nella letteratura inglese del
secolo scorso. Protagoniste ne sono due sorelle, Magdalen e Norah Vanstone che,
per una sfortunata serie di circostanze, alla morte improvvisa dei genitori si
trovano private di una cospicua eredità e sono costrette a guadagnarsi da
vivere. Sullo sfondo di questa contrastata vicenda, scandita da perizie legali
e tradimenti, emergono i personaggi, mirabilmente caratterizzati, di una storia
intensamente drammatica, ma anche venata di umorismo. Una strepitosa
narrazione, ricca di innumerevoli colpi di scena, in cui ogni elemento si
ricollega all'altro in una dinamica continua e incessante. Un romanzo che per
tutto il 1862 ha tenuto in sospeso migliaia di lettori che ne seguivano gli
sviluppi sulla rivista "Ali The Year Round".
Commento:
Il libro che mi ha tenuto piacevolissima compagnia in questo
inizio novembre è stato "Senza nome" di Wilkie Collins. Non è il
primo che leggo di quest'autore, quindi sapevo cosa aspettarmi e non ne sono
rimasta delusa, anzi, come accade con gli ottimi libri, faccio fatica a
staccarmene.
E come potrebbe essere facile staccarsi da un libro di oltre
700 pagine, ricco di colpi di scena, stravolgimenti, alti e bassi com'è questo?
Siamo a metà Ottocento in Inghilterra. Norah e Magdalen Vanstone sono vittime
delle circostanze che le hanno portate, alla morte prematura dei loro genitori,
a scoprire segreti e situazioni tali da lasciarle prive di eredità, di casa, di
sostentamento, figlie di nessuno, non tutelate dalla legge e nella condizione
di doversi guadagnare da vivere. Da un giorno all'altro queste sventurate ragazze
perdono il posto in società che sarebbe spettato loro di diritto e, in questa
situazione tanto inconsueta e sconvolgente, i loro due diversi temperamenti emergono
dirompenti: le loro strade si dividono e le due ragazze affrontano in modo
diverso la loro disgrazia. Norah, con riservo, rassegnazione, umiltà, si
predispone a fare da istitutrice e governante; Magdalen, invece, non si
rassegna e farà di tutto – davvero di tutto – per riavere il maltolto per sé e
per l'amata sorella. Cosa non affronterà questa indomita ed impetuosa ragazza?
Fino a dove non si abbasserà? Sul suo cammino incontrerà ogni genere di
individuo, dallo stupido e vanesio Noel, alla perfida Mrs Lecont,
all'intelligente, dubbio ma infondo buono capitano Wragge con la sua povera,
ingenua, spassosissima moglie, e non ultimo il capitano Kirke, proprio
l'opposto del suo antico amore Frank.
Una storia assolutamente ben congegnata, ben scritta e con un'osservazione
e un'analisi psicologica dei personaggi dettagliate e minuziosissime. Non ci si
annoia leggendo le vicende di Magdalen, non si può mai dire di sapere come andrà
a finire e le pagine scorrono in un pieno coinvolgimento. La narrazione in
alcuni punti è un po' lenta, ma poi arriva sempre il colpo di scena che rimette
in gioco tutto e ravviva l'attenzione. Un ottimo libro, davvero, una buonissima
lettura che consiglio caldamente.
Opera recensita: "Senza nome" di Wilkie Collins
Editore: Fazzi, prima ed. originale 1863
Genere: letteratura inglese
Ambientazione: Inghilterra, età vittoriana
Pagine: 733
Prezzo: 14,90 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9,5.
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