Sinossi:
Un
cadavere che scompare, poi riappare. Un duplice omicidio accompagnato da una
macabra messinscena. Con il Capodanno alle porte, pasticcio peggiore non poteva
capitare al vicequestore Vanina Guarrasi. Se poi una delle vittime è un prete,
il caso diventa ancora piú spinoso.
– Dottoressa,
il signor Lisa è il custode del cimitero. È lui che trovò i due cadaveri.
L’uomo si alzò in piedi, accennò una specie di riverenza. Vanina indicò la
cappella. – Là dentro sono? Il custode annuí. – Sí. Sopra il loculo al centro.
Addobbato ca pare ‘na bancarella natalizia. Spanò intercettò la perplessità del
vicequestore. – Venga, dottoressa, le faccio vedere -. La precedette dentro la
cappella. Il loculo centrale, come l’aveva chiamato il signor Lisa, era l’unico
scavato a terra. Al centro, davanti a un altarino, come in posizione
privilegiata rispetto agli altri, tutti inseriti nelle pareti. Adagiati sul
coperchio di marmo un uomo e una donna, uniti da un nastro rosso, largo,
annodato come un fiocco all’altezza della vita. Sopra le teste, una composizione
di rametti di vischio e accanto due stelle di natale. Una doppia corona di
lumini aggiungeva alla scena un che di sinistro. Vanina s’avvicinò facendosi
strada tra gli addobbi.
Comincia
tutto in una notte di neve, sull'Etna. Il custode di un vecchio albergo in
ristrutturazione chiama la Mobile di Catania: nel salone c'è una donna morta.
Quando però i poliziotti arrivano sul posto, del corpo non vi è piú traccia.
Ventiquattr'ore dopo viene ritrovato nel cimitero di Santo Stefano, proprio il
paese dove abita la Guarrasi. Al suo fianco è disteso un uomo, un sacerdote,
anzi un monsignore, assai conosciuto e stimato; entrambi sono stati uccisi.
Intorno a loro qualcuno ha disposto fiori, lumini, addobbi. Il mistero si
dimostra parecchio complesso, oltre che delicato, perché i conti, in questa
storia, non vogliono mai tornare, un po' come nella vita di Vanina. L'aiuto del
commissario in pensione Biagio Patanè può risultare al solito determinante.
Quell'uomo possiede un intuito davvero speciale, ma ha il vizio di non
riguardarsi. Una cattiva abitudine che, alla sua età, rischia di essere
pericolosa.
Commento:
Doppio appuntamento, quest'anno, con Vanina Guarrasi e la
sua squadra. E doppio è anche l'omicidio: in un colpo di teatro degno del
miglior sceneggiatore, una mano misteriosa fa apparire e scomparire il corpo della
pediatra Azzurra Leonardi, per collocarlo poi in tutt'altro luogo e, per
giunta, in compagnia di un altro cadavere, quello d'un Monsignore. È questo il
garbuglio in cui si trova – o si fa trovare – Vanina che, per questo caso, è
costretta – che dispiacere! – ad interrompere le ferie natalizie che stava
trascorrendo in casa della madre, a Palermo, per tornarsene di volata a
Catania. In una Sicilia quantomai suggestiva e folcloristica, con l'Etna
innevato e le torte Savoia che farebbero gola anche ai più salutisti, ritroviamo
una Vanina pensosa, inquieta, indecisa, in ambasce. Sono tanti, infatti, i nodi
da sciogliere nella sua vita, oltre a quelli che le danno di volta in volta le
indagini. Poi ci si mette pure la preoccupazione per il suo amico ex
commissario Patanè che non si riguarda abbastanza… non è facile, la vita della
Guarrasi. Meno male che sono in tanti a volerle bene, noi compresi! Un altro
capitolo della bella serie gialla con protagonista il vicequestore Guarrasi, un
altro pezzo di quotidianità ricostruita in questa storia che, nonostante la complessità
dell'indagine, sa di Natale, di affetto, di casa. È sempre un grande piacere
ritrovare la sobrietà di questi gialli, l'acume, la sagacia, l'ironia nella
scrittura di Cristina Cassar Scalia, l'amore per la Sicilia che traspare da ogni
descrizione, espressione linguistica, tradizione richiamata. È sempre bello
ritrovarsi a casa in pagine che sanno farsi accoglienti e ridare calore anche
quando fuori impazza il freddo di neve e crudeltà.
Opera recensita: "Il talento del cappellano" di
Cristina Cassar Scalia
Editore: Einaudi, 2021
Genere: giallo, seriale
Ambientazione: Catania
Pagine: 320
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
Nessun commento:
Posta un commento