Sinossi:
Non lasciarmi è
prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e
visionario, dove viene messa in scena un'utopia a rovescio che non vorremmo mai
vedere rea-lizzata. È uno di quei rari libri che agiscono sul lettore come
lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo dolorosamente intenso la
fragilità e la finitezza di qualunque vita.
Kathy, Tommy e Ruth vivono
in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori,
ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un
gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla piú tenera
età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e
programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica
dei sentimenti, dall'intimità piú calda al distacco piú violento. Una delle
responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si
comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta
reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici.
Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole «donatore» e «assistente»?
E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo
misterioso, sono cosí importanti?
Commento:
"Non lasciarmi" è una distopia di quelle serie,
realistiche, fatte bene. È un libro che affronta molti temi evergreen e di
stretta attualità quali l'amicizia, l'amore, la genitorialità, il sesso e
persino la malattia. Questi, almeno, sono i temi che scorgiamo ad una lettura
più o meno superficiale, ma ad un livello più profondo ce ne sono altri, quali
ad esempio l'autodeterminazione, la conoscenza, la possibilità di decidere del
proprio futuro e di conoscere le proprie radici. È la storia di tre amici,
raccontata da Kathy, una di loro, che crescono insieme e si conoscono a fondo a
partire dall'infanzia sino all'età adulta. Affrontano insieme tutte le fasi
della vita e sono testimoni della crescita l'uno degli altri. Attraversano
diversi periodi, com'è normale che sia, ma tra alti e bassi il loro legame
rimane saldo fino all'età adulta, fino al momento delle "donazioni".
Di cosa si tratta? È qualcosa che scoprirete – forse – leggendo, perché è uno
degli elementi di mistero che regge la distopia. Quanto a me, avevo letto
recensioni entusiastiche di questo libro e, spinta dall'ottimo (secondo me
migliore di questo) Klara e il sole, avevo un bel po' di aspettative. Invece,
purtroppo, Non lasciarmi non è riuscito a coinvolgermi: ho fatto fatica a
proseguire nella lettura che è diventata più scorrevole e meno nebulosa solo
verso la fine. Mi sento comunque di consigliare questo romanzo per i temi
trattati e perché so che a qualcuno che apprezza le distopie più di me potrebbe
piacere.
Opera recensita: "Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro
Editore: Einaudi, 2005
Traduttore: Paola Novarese
Genere: distopico
Ambientazione: Gran Bretagna
Pagine: 304
Prezzo: 13,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7.
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