Sinossi:
Londra, Chelsea Flower Show, la più grande mostra di fiori
del mondo. Sotto gli archi carichi di rose, Iris Donati è felice: fra le piante
si sente a casa.
Una casa vera, quella che non ha mai avuto, perché fin da
piccola ha vissuto in giro per il mondo sola con il padre. Mentre si china per
osservare meglio
una composizione, Iris rimane paralizzata. Si trova di
fronte due occhi uguali ai suoi. Gli stessi capelli castani. Lo stesso viso. La
ragazza che ha davanti
è identica a lei. Viola è il suo nome. Anche lei ama i fiori
e i suoi bouquet sono fra i più ricercati di Londra. Tutte le certezze di Iris
crollano in
un istante. Quella ragazza è la sua sorella gemella. Sono
state divise da piccolissime, e per vent’anni nessuna delle due ha mai saputo
dell’esistenza
dell’altra. Perché? Ora che sono di nuovo riunite, Iris e
Viola devono scoprirlo. Il segreto si nasconde in Italia, a Volterra, dove sono
nate. Tra viali
di cipressi e verdi declivi, sorge un’antica dimora
circondata da un giardino sconfinato. È qui che i Donati vivono da generazioni.
Ed è qui che Giulia
Donati, la loro nonna, le aspetta. Solo lei può spiegare
davvero perché sono state separate e aiutarle a trovare il sentiero giusto per
compiere il loro
destino. Iris e Viola non lo sanno, ma ogni coppia di
gemelle della famiglia, da secoli, ha un compito da svolgere per salvaguardare
la sopravvivenza del
giardino. Devono imparare cosa significa prendersene cura, e
soprattutto devono capire il suo grande potere: quello di curare l’anima. Ma
c’è un mistero
che affonda le radici nel passato della famiglia Donati, e
che sta uccidendo il giardino. Solo Iris e Viola possono salvarlo. C’è una rosa
nascosta che
può spiegare tutto: perché è attraverso le spine che nasce
il cuore più prezioso. Dopo il grande successo di Il sentiero dei profumi e La
custode del miele
e delle api, bestseller per settimane nelle classifiche
italiane e straniere, Cristina Caboni ci trasporta in una nuova,
indimenticabile storia tra i canali
di Amsterdam, i giardini londinesi e le lussureggianti
colline toscane. Il giardino dei fiori segreti è la storia di un legame
spezzato. Di due ragazze
che ritrovano le loro radici. Perché anche il bocciolo più
indifeso può fiorire di petali pieni d’amore.
Sono stati scritti tanti libri sui fiori e su chi li coltiva
e li ama, ma “il giardino dei fiori segreti” è il migliore fra quelli che ho
letto finora perché è in grado di toccare il cuore con delicatezza, come fosse
una brezza leggera.
Iris vive ad Amsterdam, ha un lavoro precario in una rivista
e di notte pianta aiuole di nascosto in giro per la città. Ha girato il mondo
seguendo il lavoro del padre, senza potersi fermare in un luogo per più di un anno:
questo l’ha fatta diventare molto tollerante, ma non le ha consentito di avere
amicizie stabili.
Viola vive a Londra con la madre, fa la flower designer, è
impulsiva, insicura e diffidente.
Iris e Viola sono identiche, due gocce d’acqua: sono
gemelle, ma non sanno nulla l’una dell’altra. Sono state separate quand’erano
molto piccole e subiscono le scelte pesanti dei loro genitori. Per un caso, un
incontro fortuito le due ragazze si conoscono, sono sconvolte dalla loro
somiglianza e non riescono a non pensare l’una all’altra, non possono non farsi
e fare domande a Francesco e Claudia, i loro genitori che, loro malgrado, sono
così costretti a riaprire vecchie ferite. Quando, complice la malattia della
nonna paterna, le due ragazze si incontrano, comincia un percorso accidentato
fatto di scoperte, rivelazioni, segreti taciuti, ma soprattutto di fiori e giardini
da salvare. Iris e Viola, infatti, sono le discendenti dei Donati, un’importante
famiglia che da sempre si dedica ai fiori, ai giardini, al soccorso dei viandanti
attraverso dei semi di cui prendersi cura. E’ a Volterra, alla Spinosa, che
Iris e Viola si conoscono, è lì che devono cercare le radici di una famiglia
che non sapevano di avere, è lì che le loro mani serviranno a salvare il
giardino, quel famoso giardino un tempo fiorito e rigoglioso ed ora spoglio e
morente.
Ma le ragazze non possono fare nulla senza l’aiuto di
Giulia, la loro nonna, da sempre rinchiusa in quella tenuta, troppo orgogliosa
o troppo spaventata per permettere ad altri di avvicinarsi al suo segreto. Ma
cosa succede, davvero, al giardino della Spinosa? E qual è il segreto di
Giulia? E chi è la misteriosa Bianca Donati? Cosa le è successo?
Come già ne “il sentiero dei profumi” e ne “la custode del
miele e delle api”, Cristina Caboni ci conduce alla scoperta della natura,
della sua bellezza e dei suoi mille piccoli segreti e lo fa con la consueta
delicatezza e maestria. E’ così che nascono storie fantastiche in grado di
trasportarci in un mondo parallelo, al contempo reale e fatato, in cui la forza
dei sentimenti e la purezza delle anime possono superare ogni difficoltà. Anche
in questo caso la scrittura è leggiadra ed insieme intensa, come un petalo
profumato che sorprende per la sua leggerezza ed impressiona per la fragranza
che custodisce. E’ con questa delicatezza che ci avviciniamo, quasi in punta di
piedi, alle storie di Iris, Viola, Bianca, Francesco e di tutta la famiglia
Donati. Storie che ci entrano dentro e che non scorderemo più.
Lettura consigliata, questo è ovvio. Libro letto in una
notte e finito troppo in fretta… perché ognittanto si ha proprio bisogno di
immergersi in un po’ di dolcezza.
Opera recensita: “il giardino dei fiori segreti” di Cristina
Caboni
Editore: Garzanti, 2016
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: Amsterdam – Londra – Volterra
Pagine: 360
Prezzo: 16,90 €
Consigliato: sì.
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