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martedì 9 maggio 2017

RECENSIONE: BLANCA BUSQUETS - LA VITA IN OGNI RESPIRO


Sinossi:

A volte la musica è quel filo invisibile in grado di unire i cuori di tutti. L’unica lingua con cui si può spezzare il silenzio. Sono passati dieci anni

dalla morte di Karl T., grandissimo direttore d’orchestra. Il figlio Mark, anch’egli musicista, decide di omaggiarlo organizzando un concerto a Berlino,

città natale del padre. Per l’occasione, chiama in Germania le tre donne che Karl ha amato di più: Maria, Anna e Teresa. Tre donne che hanno intessuto

negli anni rapporti diversi ma ugualmente intensi con Karl, ai tempi in cui la sua casa di Barcellona era aperta a tutti e sempre inondata di musica. Tre

donne unite, oltre che dalla passione per la musica, anche da un prezioso oggetto che apparteneva a Karl e che è finito ora nelle mani di Anna: un violino

Stainer, che nel concerto commemorativo Anna suonerà in un assolo, chiudendo il cerchio dei ricordi. Ma non tutto andrà come dovrebbe, e il violino si

rivelerà essere di qualcun altro...

 

Commento:

“La vita in ogni respiro” racconta una storia che parla di musica, di donne, di vita. Tutto ruota intorno a Karl T., l’importante direttore d’orchestra e musicista che da Berlino Est si è trasferito a Barcellona negli anni precedenti alla caduta del Muro. Tutto ruota, dunque, intorno a lui, al suo amore per la musica e per le donne, e ad un violino Stainer. Tre donne, in particolare, hanno suonato quel violino magico e tutte e tre hanno amato, a loro modo, Karl e la musica e ne sono state riamate. Sono Teresa, Anna e Maria, tre donne che più diverse non si potrebbe, ma che si ritrovano in momenti diversi nel corso della loro vita e che finiscono, loro malgrado, per avere un ruolo importante nelle rispettive vite e in quella di Karl. E poi c’è Mark, figlio di Karl, che ha il compito di raccogliere la sua pesante eredità e di riunire queste donne in un concerto, in memoria dell’amato padre, a dieci anni dalla sua morte proprio nella sua Berlino.

Una trama articolata, questa, che si svela pian piano dai racconti dei protagonisti: il libro, infatti, è scritto sottoforma di racconto corale. La narrazione è affidata a Teresa, violinista e maestra di violino che ha avuto una vita difficile e che mette l’anima quando suona, ad Anna che è una violinista eccezionale ma ha molti problemi con la sua anima, ed a Maria, la fedele domestica di Karl che ha vissuto con lui per quarant’anni e che ha tante storie da raccontare, oltre ad un orecchio eccezionale e anima da vendere… ed anche a Mark che si ritrova invischiato in questo romanzo al femminile.

Che dire? Semplicemente, mi aspettavo di più: questo libro non è brutto, anzi tutt’altro! Parla di musica e di donne molto diverse fra loro… ma non mi ha emozionato, non mi ha convinto, quindi il mio non è un sì pieno. Tuttavia a qualcuno, magari, potrebbe suscitare emozioni diverse dalle mie, ecco perché, comunque, vi consiglio di provare a leggerlo… non è bocciato, ma neppure promosso a pieni voti! Un merito, però, devo riconoscerlo a queste pagine: mi hanno fatto venire voglia di fare una scorpacciata di musica classica e di immergermi, una volta di più, nelle note calde e vibranti del violino!

 

Opera recensita: “La vita in ogni respiro” di Blanca Busquets

Editore: Piemme, 2014

Genere: narrativa straniera

Ambientazione: Barcellona-Berlino

Pagine: 266

Prezzo: 15,50 €

Consigliato: sì/no.

 

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