Sinossi:
Un piccolo altare con
mazzi di fiori gialli di tagete, pani zuccherati, fotografie piene di
nostalgia, incensi dalle fragranze mistiche, candele e pietanze prelibate.
Nell'esotica Casa Azul di calle de Londres, a Coyoacàn, tutto è pronto per
ricevere il misterioso messaggero che, ogni anno il due di novembre, puntuale
viene a far visita a Frida Kahlo. Ma la pittrice ha deciso: questa sarà
l'ultima volta, l'ultimo incontro con colui che, in cambio di quelle elaborate
pietanze, da troppo tempo rimanda l'appuntamento di Frida con la Morte. Perché
l'artista prodigiosa, donna fragile e indomita, rivoluzionaria, amica e amante
di personaggi straordinari come André Breton, Tina Modotti, Lev Trotsky, era
destinata a morire a diciotto anni, nel drammatico incidente che invece, in
virtù di un patto fin qui scrupolosamente onorato, la restituì alla vita e alla
sua arte. Solo per inchiodarla - con la schiena a pezzi e le ossa rotte - al
letto in cui trascorrerà anni interi a dipingere autoritratti e a osservare la
propria immagine riflessa nello specchio sopra il baldacchino. Frida, la donna
minuta, appassionata e sofferente che amava la vita e si augurava di uscirne
"gioiosa e di non tornare mai più", rivive in questo romanzo
colorato, sensuale e sorprendente come i suoi quadri.
Commento:
Una bellissima, intensa e
coinvolgente biografia romanzata della vita di Frida Kahlo. Una donna minuta,
un'esplosione di fascino e magnetismo, un'amante vorace e appassionata,
innamorata di Diego Rivera, ma golosa di cibo e di vita. Tra superstizione,
fatalismo, passione e arte, questo libro ci illustra una donna poliedrica,
sensuale e prorompente che, nonostante le sofferenze, ha respinto la morte con
tutta se stessa. Un bellissimo racconto di vita e di arte. Consigliato.
Opera recensita: "Il
diario perduto di Frida Kahlo" di Alexandra Scheiman
Editore: Rizzoli, 2013
Genere: biografia,
narrativa straniera
Ambientazione: Messico,
Stati Uniti, Parigi
Pagine: 321
Prezzo: 17,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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