Sinossi:
Quartiere Parioli. Tommaso
è in mezzo alla strada, una valigia fatta alla bell’e meglio, l’immancabile
abbonamento per la Roma in tasca e nient’altro. Ha quarant’anni e non avrebbe
mai pensato di trovarsi improvvisamente senza moglie, casa e lavoro. La vita
che Tommaso ha attentamente costruito negli anni, in equilibrio su un lavoro
poco impegnativo e poco redditizio (psicoterapeuta per un ristretto numero di
scombinati pazienti) e sulla rendita elargita dai facoltosi suoceri, crolla nei
pochi minuti in cui sua moglie Lucrezia liquida il loro matrimonio come un
completo fallimento. Adesso si ritrova solo, schiacciato da quello che ha
fatto, ma soprattutto da quello che non ha fatto. Costretto a tornare ad
abitare a casa della madre, in un quartiere popolare, inseguito dai creditori,
Tommaso prova a reinventarsi in un saliscendi di equivoci, opportunità mancate
e idee geniali non coltivate fino all’ultima, incredibile idea…
Un romanzo agrodolce e ironico che racconta chi scopriamo di essere quando non c’è più nessuno che riflette la maschera che abbiamo indossato per compiacere gli altri.
Un romanzo agrodolce e ironico che racconta chi scopriamo di essere quando non c’è più nessuno che riflette la maschera che abbiamo indossato per compiacere gli altri.
Commento:
Capire l'amore si può, si può sempre cercare di prevenire le
delusioni o le trappole nei rapporti a due… basta dotarsi di una serie di
regole ferree da non trasgredire mai, per nessun motivo… almeno in teoria!
Prendiamo, ad esempio, la storia di Tommaso, psicoterapeuta
egoista e scafato (pensa lui): quarant'anni, un matrimonio nato più per calcolo
che per amore, undici anni passati a cercare di non perdere i benefici
derivanti dalla famiglia della moglie e a tradirla giocando all'equilibrista
tra lei e le amanti più o meno occasionali con cui cerca di non impegnarsi. Un
bel giorno, come un fulmine a ciel sereno, la decisione della moglie di porre
fine al matrimonio-pantomima lo coglie alla sprovvista: sa di essere stato
sprovveduto, ma in un primo momento accoglie come una liberazione il fatto che
lei l'abbia sostituito e che tutto sia finito; gli dispiace solo per il figlio
Piero, con cui condivide solo la passione per la Roma… lui no, non vuole
perderlo. Ben presto Tommaso e le sue regole si ritrovano intrappolati in una
realtà che non avevano preso in considerazione: dai Parioli alla borgata
dell'adolescenza è un attimo, così il nostro psicoterapeuta si ritrova in men
che non si dica a vivere in casa della madre, rimediare un lavoro di fortuna,
aver bisogno di soldi che non sa proprio come trovare. Ci sarebbe l'amico
Lorenzo… e ci sarebbero Mario e Vanessa, due pazienti ostinati con un'idea che
lo riguarda… e poi c'è Lia che è arrivata inaspettata e sembra voler sovvertire
tutte le sue regole. E allora che fare? Per citare Battisti, Tommaso lo
scoprirà solo vivendo, ma vivendo davvero la sua vita, seguendo davvero le sue
idee, non un mucchio di stereotipi ansiogeni.
"L'amore finché resta" è un buon libro, scritto in
modo scorrevole e schietto, che ci mostra come si possa ripartire dopo una
falsa partenza (che nel caso di Tommaso sembra più una debagle) e che nei
rapporti umani – tutti diversi e unici - non serve trincerarsi dietro inutili
stereotipi, ma vivere come viene, in modo vero, spontaneo, perché se qualcuno
conta veramente sarà il coraggio dei sentimenti a guidarci. Lettura agevole che
fa riflettere… consigliata.
Opera recensita: "L'amore finché resta" di Giulio
Perrone
Editore: HarperCollins, 2019
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: Roma
Pagine: 280
Prezzo: 16,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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