Sinossi:
A Manchester, negli anni
dell'Inghilterra vittoriana, vivono due famiglie proletarie: i Barton e i
Wilson. Mary Barton, orfana da poco della madre, lavora come sarta, abita col
padre John, fervido sostenitore dei movimenti sindacali, ed è corteggiata sia dall'onesto
e affettuoso Jem Wilson che dal ricco e insidioso Henry Carson. La volontà di
emanciparsi economicamente, una punta di vanità e la paura di diventare una
delle tante "donne perdute" del tempo portano Mary a non accettare
l'affetto sincero di Jem per assicurarsi un matrimonio più solido con Henry.
Una scelta che le costerà cara...
Commento:
Avevo già avuto modo di
conoscere Elizabeth Gaskell per aver letto, non troppo tempo fa, Nord e Sud,
quindi sapevo bene a cosa sarei andata in contro aprendo un altro suo libro. Mary
Barton è un romanzo che non va oltre le mie aspettative ed anzi, se possibile,
le delude appena un po'. L'ambientazione è pressocché la stessa di Nord e Sud,
una cittadina industriale inglese nella prima metà dell'Ottocento (in questo
caso siamo a Manchester); di conseguenza anche le tematiche sono quelle care
alla Gaskell, ossia la lotta di classe, la ribellione degli operai ai soprusi ed
al disinteresse dei padroni, il rapporto tra genitori e figli, c'è una
protagonista femminile giovane e tenace, c'è persino l'immancabile storia
d'amore e c'è un senso di ingiustizia di fondo che anima tutta la storia. Rispetto
al romanzo prima citato, però, ho trovato Mary Barton estremamente lento,
sebbene interessante, ed ho faticato a portare avanti la lettura nonostante apprezzi
molto la prosa e le tematiche trattate da Elizabeth Gaskell. In definitiva, il
romanzo mi è piaciuto, anche molto, ma se dovessi scegliere, preferisco Nord e
Sud.
Opera recensita: "Mary
Barton" di Elizabeth Gaskell
Editore: Elliot, prima ed.
originale 1848
Genere: letteratura inglese
Ambientazione: Inghilterra,
1830-1840
Pagine: 378
Prezzo: 19,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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