Sinossi:
Sui documenti Azucena è
Suzanne. Il nome che ha scelto di portare è quello che le ha dato la nonna
spagnola, esule in Francia dopo la guerra civile. Azucena indossa un paio di
scarpe rosse e con quelle percorre le strade di Nizza, si ferma nelle piazze ad
ascoltare Gouel che suona Leonard Cohen, parla con Manu allo stand di frutta
delle Paranoiche, ragiona di poesia con il Principe dei rifiuti Alex. E
intanto, formica tra le formiche, resistente in un mondo dedito al profitto e
minacciato dalla criminalità, scava gallerie nascoste per quando il momento di
ribellarsi sarà definitivamente arrivato e bisognerà uscire allo scoperto.
Ognuno dei personaggi che incontra nella Costa Azzurra patinata degli yacht e
dei cani di razza ha una storia di esilio, amore, resistenza, soprusi e
amicizia. Ognuno di loro lotta per creare una realtà alternativa, solidale,
onirica e più equa: c'è chi sa parlare con i cani e li aiuta a vivere senza
guinzagli, chi organizza i braccianti agricoli migranti sfruttati dalle grandi
aziende, chi trapianta gli alberi intrappolati dal cemento e chi cerca di
riconciliarsi con il proprio passato. Con Le formiche festanti Pinar
Selek ci regala il manifesto di un altro mondo possibile, un mondo reale come
le ingiustizie e come la forza di liberazione che ha dentro di sé chiunque
decida di opporsi. Un libro per i sognatori del nuovo millennio.
Commento:
Quante volte
abbiamo detto, o sentito dire, che una persona è "strana"… Cosa vuol
dire, poi, strano? Strano nei confronti di chi? Strano rispetto a cosa?
Rispetto, sempre, ai nostri parametri di giudizio, rispetto al nostro modo di
vivere e di pensare.
Beh, In questo
libro ne incontrerete tante, di persone strane secondo il sentire comune, ma
per quanto inconsueta sia la loro vita, sono persone che credono in qualcosa e
lottano per ciò in cui credono. E i benefici delle loro lotte servono anche a
noi. Sono le Paranoiche (o paranoici), coloro che, con esistenze ammaccate,
segnate, sfuggite a un destino già scritto, percorrono instancabili le strade e
le piazze portando cultura, portando messaggi, salvando noi attraverso se
stessi. C'è chi crea una cooperativa di prodotti biologici con una fattoria e
uno stend di vendita per difendere i piccoli produttori dal ricatto di mafia e
grande distribuzione; c'è chi salva i cani che non stanno bene coi loro padroni
e li affida a famiglie che li amino davvero; c'è chi cerca, a modo suo, di
fuggire da un passato di ipocrisia ed entra a far parte di questa rete, di
tante reti, muovendosi per non restare imbrigliata a sua volta in una rete che
la intrappoli. È il caso di Azucena, al secolo Susanne, la protagonista di
questo romanzo: cinquant'anni, un passato da banchiera, un ricovero in un
ospedale psichiatrico l'hanno portata qui, a liberarsi da ogni vincolo, a
crearne di nuovi, tutti suoi. Azucena ha il magnetismo, la spregiudicatezza, la
fragilità e la forza di un giglio: è tutto questo suo essere diversa, fragile e
forte, amante ed amata, che la rende bella. Lei, insieme agli altri membri di
questo gruppo bislacco e bellissimo, sono le formiche festanti, che non stanno
mai ferme, cercano sempre nuove vie, nuovi contatti per fare rete, per trionfare
nelle loro lotte pacifiche… per tutti, per noi. E proprio come questo manipolo
di bellissimi spiantati, esiliati, senza patria, senza casa, anche Pinar Selek,
l'autrice di questo libro, ha fatto di una proibizione una risorsa: esiliata
dal governo turco, condannata ed assolta, perseguitata, straniera nel suo Paese,
viaggia, vive, comunica, condivide, lotta nel mondo perché tutti abbiamo una
seconda possibilità, perché a tutti sia concesso di esprimersi, di essere ciò
che vogliono, di avere una casa, un posto a cui tornare, senza ricatti, senza
rinnegarsi.
È per questo
messaggio di forza e di coraggio che non posso non consigliare questo libro,
perché tutti troviamo il coraggio di essere formiche festanti, entusiasti ed
instancabili nella nostra vita, malgrado le difficoltà. E non preoccupatevi se
leggendolo, all'inizio vi sembrerà incomprensibile: è normale, è bello così.
Lasciate perdere la razionalità e lasciatevi portare da Pinar e da Azucena sul
treno blu di questa fiaba, nella notte di questo bel sogno… che poi, qualche
volta, i sogni si avverano.
Opera recensita:
"Le formiche festanti" di Pinar Selek
Editore:
Fandango, 2020
Genere:
narrativa straniera
Ambientazione:
Francia
Pagine: 216
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì
Voto personale:
8,5.
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