Sinossi:
Nel suo secondo romanzo
Milena Agus racconta la storia di una donna (nonna della narratrice), della sua
vita, del suo matrimonio e dei suoi amori. In quest'ordine, appunto, perché
alla nonna tutto capita un po' in ritardo, quando ormai non ci spera più. A cominciare
dal matrimonio tardivo con un uomo che, ospitato dalla famiglia, si sdebita
sposandola. E l'amore, quell'amore vagheggiato e sognato da tutti i personaggi
di Milena Agus con tanto sfortunato ardore, arriva inaspettato, durante una
cura termale per curare il "mal di pietre", i calcoli renali. Il mal
di pietre finisce cosi con l'identificarsi col mal d'amore e trascinare
l'eroina in una vicenda di assoluta, impensata felicità con il Reduce, un uomo
zoppo e sposato, che soffre dello stesso male.
Commento:
Questa è la storia di una
donna, una donna italiana – sarda, per la precisione – che tutti credevano
matta. È la storia di una donna bellissima, malata di mal di pietre, calcoli renali
li chiamiamo noi oggi, malata, in realtà, di mal d'amore. Una donna che
cercava, voleva, sognava, sentiva l'amore con così tanto ardimento da
diventarne folle e spaventando così, oltre alla sua famiglia, tutti i possibili
pretendenti. Tutti, tranne uno, un uomo che, per una ragione o per un'altra, fosse
quale che fosse il motivo, negli anni Quaranta la sposò. Il loro fu un
matrimonio duraturo, ma sperequato, disequilibrato, strambo, senza vero sentimento.
Per giunta il mal di pietre impediva a questa donna di portare a termine le sue
gravidanze, così ad un certo punto partì, andò alle terme sul continente per
curarsi. Fu proprio qui che questa donna trovò ciò che cercava da una vita: la
cosa principale, l'amore. Che sia stato per l'aria del continente, per le cure
del mal di pietre o per quelle del mal d'amore, di ritorno da quel viaggio anche
lei ebbe la grazia di un figlio. Mal di pietre racconta, con semplicità e passione,
una storia di insoddisfazione, povertà, incapacità di comunicare, necessità di
comprensione e, sommamente, una storia d'amore. Una lettura delicata che, come
una mattina di primavera, scalda coi colori di una natura magnifica, pur
lasciando, tuttavia, qualche ventata di una brezza fresca, qualche pungolatura
che ci costringe a riflettere. Un libro consigliato, magari da leggere col mare
davanti.
Opera recensita: "Mal
di pietre" di Milena Agus
Editore: Nottetempo, 2006
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: Sardegna
Pagine: 119
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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