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martedì 2 giugno 2020

RECENSIONE: MILENA AGUS - MAL DI PIETRE


Sinossi:
Nel suo secondo romanzo Milena Agus racconta la storia di una donna (nonna della narratrice), della sua vita, del suo matrimonio e dei suoi amori. In quest'ordine, appunto, perché alla nonna tutto capita un po' in ritardo, quando ormai non ci spera più. A cominciare dal matrimonio tardivo con un uomo che, ospitato dalla famiglia, si sdebita sposandola. E l'amore, quell'amore vagheggiato e sognato da tutti i personaggi di Milena Agus con tanto sfortunato ardore, arriva inaspettato, durante una cura termale per curare il "mal di pietre", i calcoli renali. Il mal di pietre finisce cosi con l'identificarsi col mal d'amore e trascinare l'eroina in una vicenda di assoluta, impensata felicità con il Reduce, un uomo zoppo e sposato, che soffre dello stesso male.

Commento:
Questa è la storia di una donna, una donna italiana – sarda, per la precisione – che tutti credevano matta. È la storia di una donna bellissima, malata di mal di pietre, calcoli renali li chiamiamo noi oggi, malata, in realtà, di mal d'amore. Una donna che cercava, voleva, sognava, sentiva l'amore con così tanto ardimento da diventarne folle e spaventando così, oltre alla sua famiglia, tutti i possibili pretendenti. Tutti, tranne uno, un uomo che, per una ragione o per un'altra, fosse quale che fosse il motivo, negli anni Quaranta la sposò. Il loro fu un matrimonio duraturo, ma sperequato, disequilibrato, strambo, senza vero sentimento. Per giunta il mal di pietre impediva a questa donna di portare a termine le sue gravidanze, così ad un certo punto partì, andò alle terme sul continente per curarsi. Fu proprio qui che questa donna trovò ciò che cercava da una vita: la cosa principale, l'amore. Che sia stato per l'aria del continente, per le cure del mal di pietre o per quelle del mal d'amore, di ritorno da quel viaggio anche lei ebbe la grazia di un figlio. Mal di pietre racconta, con semplicità e passione, una storia di insoddisfazione, povertà, incapacità di comunicare, necessità di comprensione e, sommamente, una storia d'amore. Una lettura delicata che, come una mattina di primavera, scalda coi colori di una natura magnifica, pur lasciando, tuttavia, qualche ventata di una brezza fresca, qualche pungolatura che ci costringe a riflettere. Un libro consigliato, magari da leggere col mare davanti.

Opera recensita: "Mal di pietre" di Milena Agus
Editore: Nottetempo, 2006
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: Sardegna
Pagine: 119
Consigliato: sì
Voto personale: 8.


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