Sinossi:
Michela, detta Ella,
ha passato gli ultimi anni a crescere la figlia Ilaria, dedicandosi a lei in
ogni momento anche a scapito del suo lavoro di medico e del rapporto con il
marito Aurelio. Ella conosce tutte le manie e le ansie di Ilaria, sa quanto è
brava a tennis ma anche quanto le è difficile concentrarsi a scuola. Dopo un
allenamento, Ilaria si distrae guardando il cellulare ferma in mezzo alla
strada, mentre una macchina avanza veloce verso di lei. Ella non fa niente per
avvisarla: rimane immobile a osservare la figlia che, salva per un soffio, se
ne accorge. In quell’istante, tra loro si rompe qualcosa. Ella così inizia a
sfogarsi scrivendo un diario rivolto alla propria madre, morta quindici anni
prima: pagina dopo pagina, racconta delle crepe che si allargano fino a
incrinare in modo irreversibile i delicati equilibri familiari, si addentra nei
propri ricordi per riportare a galla vecchi e nuovi conflitti, rimpianti e
sensi di colpa, per trovare infine la forza di affrontare la verità e ricominciare.
Viaggio negli equilibri precari di una famiglia all’apparenza perfetta, Quello
che non sai è un romanzo sulla maternità e sul timore di non essere mai
all’altezza. Attraverso la storia di un distacco necessario, narrata in un
crescendo di sentimenti contrastanti, l'autrice inscena il fallimento personale
della protagonista cambiando continuamente prospettiva in un gioco psicologico
complesso e molto appassionante. Susy Galluzzo ha scritto un libro intenso che
affronta un tema tabù con grande abilità e coraggio meditando in maniera
profonda sul lato oscuro che è in ognuno di noi e su quello che una donna non
confesserebbe mai, neppure a se stessa.
Commento:
Lo confesso: sono in
difficoltà. Non so bene come raccontare questo romanzo, non so come parlarne
senza risultare banale o riduttiva, non so dire – neanche dopo 240 pagine – per
chi parteggerei fra la madre e la figlia, fra Michela e Ilaria… ma so che ho
cominciato a leggere Quello che non sai ieri sera intorno alle 22:00 e stanotte
sono andata a dormire oltre le 3:00 perché sapevo che non sarei mai riuscita a
dormire senza averlo finito; so che è un romanzo bellissimo, ma che definirlo
così è oltremodo sminuente; so che non sono madre, ma questo libro lo
consiglierei a tutte le madri e a tutte le figlie. Lo consiglierei alle madri
che sentono di non farcela, che si sentono in colpa perché probabilmente non
stanno dando tutte loro stesse ai figli, che non si sentono capite ed hanno
paura a dire che non li sopportano più, i loro figli. E poi lo consiglierei a
tutte quelle figlie che "mia madre è una
strega/arpia/fallita/depressa/stupida", che "non la sopporto
più" etc. etc. etc. Può, una madre, arrivare a detestare sua figlia? Può
arrivare ad ingaggiare una lotta di sopravvivenza con il sangue del suo sangue?
Può, un bel giorno, decidere che basta così, che non ce la fa più, che è ora di
riprendersi la propria vita? E d'altra parte, fino a che punto una figlia può
pretendere attenzioni, comprensione, abnegazione dalla propria madre? Domande
che parrebbero inconcepibili, persino innaturali, folli a chiunque di noi non
si sia trovato nella situazione di Michela, la protagonista e voce narrante del
libro, e di sua figlia Ilaria. Ma leggetela, la sua storia, provateci… e vi
assicuro che non vi sarà poi così facile rispondere. Un romanzo profondo,
intenso, scritto in una forma originale e toccante, una storia che si distingue
dalla massa e non si fa dimenticare facilmente. Di pregi ne ha molti, ma su
tutti quello che ho apprezzato di più è proprio l'avermi messa in condizione di
non riuscire a decidere da quale parte stare e, quindi, di avermi di fatto
impedito di giudicare. E non accade proprio così nella vita reale? Non accade,
forse, di ritrovarsi a dar ragione alla figlia e alla madre e, egualmente,
torto ad entrambe? E, prima ancora, chi siamo noi per giudicare le vite e le
scelte altrui? Sono tante le cose che non so, specie sulla maternità e su come
si gestisca il rapporto tra genitori e figli stando dall'altra parte della
barricata… ma so che questo romanzo ve lo consiglio, davvero.
Opera recensita:
"Quello che non sai" di Susy Galluzzo
Editore: Fazi, 2021
Genere: narrativa
italiana
Ambientazione: Roma
Pagine: 240
Prezzo: 16,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9,5.
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