Sinossi:
Alla fine degli anni
Novanta, in due paesi della Bassa Modenese separati da una manciata di
chilometri di campi, cascine e banchi di nebbia, sedici bambini vengono tolti
alle loro famiglie e trasferiti in località protette. I genitori sono
sospettati di appartenere a una setta di pedofili satanisti che compie rituali
notturni nei cimiteri sotto la guida di un prete molto conosciuto nella zona.
Sono gli stessi bambini che narrano a psicologi e assistenti sociali veri e
propri racconti dell'orrore. La rete dei mostri che descrivono pare sterminata,
e coinvolge padri, madri, fratelli, zii, conoscenti. Solo che non ci sono
testimoni adulti. Nessuno ha mai visto né sentito nulla. Possibile che in
quell'angolo di Emilia viga un'omertà tanto profonda da risultare inscalfibile?
Quando la realtà dei fatti emergerà sotto una luce nuova, spaventosa almeno
quanto la precedente, per molti sarà ormai troppo tardi. Ma qualcuno, forse,
avrà una nuova occasione.
Commento:
Ah, quant'è difficile! Quant'è difficile raccontare questo
libro, quant'è difficile reggere l'urto emotivo delle enormità che, con
professionalità ma anche con molta partecipazione, Pablo Trincia ci espone con cura
e metodo. Eppure bisogna farlo, bisogna consigliare questa lettura, bisogna
parlare di questa storia perché il rischio che casi come questo, errori
giudiziari come quello che tra il 97 e il 98 coinvolse due paesi della Bassa
modenese, si ripetano è pericolosamente e drammaticamente alto. La storia è più
o meno nota, ma forse in troppo pochi si sono fermati a riflettere sulle
implicazioni psicologiche, emotive, intime di chi questa storia l'ha vissuta da
vittima. Genitori e familiari accusati ingiustamente, allontanati brutalmente
dai loro figli, sottoposti a processo e prima ancora alla gogna, in qualche
caso morti prima di vedersi assolti… ma qualcuno ha pensato ai danni che un
errore, un approccio psicologico sbagliato ha provocato in queste persone? E ai
figli, a quei bambini che oggi sono uomini e donne, qualcuno ci ha mai davvero
pensato? E qualcuno ha pagato? Fa male leggere le testimonianze, i racconti, le
dinamiche contenute ed approfondite in queste pagine… eppure è un male
necessario, perché questo caso non cada nel dimenticatoio. Il libro in sé è
Appassionante, coinvolgente e l'autore – che ha fatto un
lavoro immane per ricostruire questa storia – è molto bravo nel raccontare con
obiettività, ma risultando comunque partecipe. Una cosa dobbiamo tenere a mente
mentre leggeremo, è la premessa posta da Trincia prima di cominciare il racconto:
è tutto vero, nulla è stato romanzato dall'autore. Fidatevi, durante la lettura
vi ritroverete spesso a ricordarlo a voi stessi, tanto vi sembrerà atroce il dolore,
assurdi alcuni comportamenti, profondo l'incubo in cui sono precipitate queste
famiglie. È tutto paurosamente, drammaticamente, incredibilmente vero.
Opera recensita: "Veleno. Una storia vera" di
Pablo Trincia
Editore: Einaudi, 2019
Genere: reportage
Ambientazione: Bassa modenese
Pagine: 296
Prezzo: 18,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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