Sinossi:
Teiere azzurre,
tavolini di ferro battuto, tovagliette di cotone arcobaleno. Sono i colori le
prime cose che Delphine nota quando entra nel piccolo bistrot all'angolo. C'è
qualcosa, in quel posto, che la fa sentire a proprio agio, forse il profumo
delle torte speziate, forse il caldo sorriso dei proprietari. Lei, in realtà, è
entrata solo per rispondere all'annuncio «Cercasi cameriera», un lavoro che le
permetterebbe di pagare la scuola di Emily, la figlia che sta crescendo da
sola. Eppure, giorno dopo giorno, ha l'impressione che quel posto abbia
qualcosa di magico, a partire dai clienti che, entrando, le illuminano la
giornata. C'è Lexy, con il suo marcato accento francese, che chiede sempre un
tè caldo con una parola gentile; c'è Roz, un'insegnante che, dietro il perenne
broncio, nasconde un animo sensibile che esplode in una risata improvvisa
mentre addenta un muffin; e Dylan, che con voce ipnotica canticchia insieme
alla radio vecchie canzoni rock. In poco tempo, Delphine trova nel bistrot
un'altra famiglia. Quello che però non si aspettava di trovare era il coraggio
di riprendere in mano i sogni messi da parte. Finire la scuola, esibirsi su un
palco, uscire per un appuntamento: tutte cose che, a ventotto anni, non credeva
più di poter realizzare. Perché i gesti di gentilezza non restano inascoltati.
Sono gesti che si diffondono da una persona all'altra come un fiume che,
inarrestabile, arriva al mare. Un fiume che nasce dalla speranza ritrovata.
Dopo il bestseller La seconda
vita di Missy Carmichael, successo del passaparola per settimane in
classifica, Beth Morrey torna con un nuovo libro che i lettori aspettavano con
trepidazione. Un romanzo sulle seconde possibilità, che insegna che non è mai
troppo tardi per dare nuovo impulso alla propria vita.
Commento:
Tralasciando il fatto che la quarta di copertina di questo
libro dovrebbe essere presa e stracciata… (e non mi esprimo mai in modo così tranchant
su una quarta di copertina), il romanzo è carino. È il classico libro Feel
Good, di quelli che mirano a far star bene le persone, a far loro prendere
consapevolezza di quanto di buono si possa ancora (e sempre) fare per
migliorare la propria vita, la propria condizione. Questo romanzo è, a suo
modo, anche alquanto originale. È incentrato sulla storia di Delphine, ex
studentessa prodigio con un futuro radioso davanti, oggi giovane madre
insoddisfatta e precaria. Già, precaria: proprio così si apre il libro, con una
scena campale che riassume le chiavi di lettura e le tematiche del romanzo. Delphine
sta lavorando dietro al bancone del bar di Giovanni, datore di lavoro tignoso e
insoddisfatto, quando nel bar entra Lexie, una sua ex compagna di liceo tutta
agghindata e con la puzza sotto il naso, che – evidentemente pronta a far
scoppiare una bolla di livore covato da tempo – comincia a punzecchiarla fino
ad insultarla apertamente. Delphine, che deve averne sentite tante negli anni,
decide che la misura è colma e senza pensarci troppo deposita l'ordinazione
della cliente molesta direttamente sul suo vestito griffato. Seguono strepiti e
la perdita del lavoro per Delphine che, tutt'altro che rammaricata, esce
sbattendo la porta. Ora, però, dovrà capire come pagare i conti e come sostentare
se stessa, il suo apatico padre e la sua figlioletta genio, Emily detta Em.
Sarà proprio Em a venirle in aiuto con la sua perspicacia e il suo spirito di
iniziativa, trovandole un annuncio di lavoro che fa proprio al caso suo. Da qui
comincia per Delphine una serie di incontri positivi che, con un percorso
accidentato ma costante, la porteranno a ritrovare le redini della sua vita
perse ormai da molto tempo, in seguito ad un errore di gioventù che le è
costato caro. Tra salti temporali tutto sommato non invalidanti e qualche ingenuità
si sviluppa questa seconda storia di Beth Morrey, per quanto mi riguarda
migliore del suo romanzo d'esordio. Non è una lettura impegnativa, in più offre
qualche spunto di riflessione, perciò se fossi in voi una possibilità gliela
darei.
Opera recensita: "Il bistrot della speranza" di
Beth Morrey
Editore: Garzanti, 2022
Traduttore: Elisabetta Valdré
Genere: narrativa straniera
Ambientazione: Inghilterra
Pagine: 348
Prezzo: 18,60 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.
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