Sinossi:
Frank ha diciannove anni ed è figlio dell'attraente tenutaria
di una casa di appuntamenti in una città del Nord durante l'occupazione
nazista. Freddo, scostante, insolente, solitario, Frank vuole in segreto una
cosa sola: iniziarsi alla vita. E crede che il modo migliore per farlo sia
uccidere qualcuno senza ragione. Con sbalorditiva sicurezza, Simenon entra
nella testa di questo personaggio al limite fra l'abiezione e una paradossale
innocenza e intorno a lui fa vivere, fino a dargli una presenza allucinatoria,
il mondo della neve sporca, la sordida scena di una città dove tutto è
tradimento, rancore, doppio gioco.
Commento:
Questo romanzo è stato (e forse lo è tutt'ora), per me, un
vero e proprio tarlo. Ne avevo cominciato la lettura anni fa per interromperla
subito: c'era qualcosa, in quelle pagine, che mi respingeva e mi impediva di
concentrarmi. Spinta dalle molte recensioni positive e dal mio amore per
Simenon che nel frattempo cresceva a dismisura, negli ultimi mesi ho riprovato
e riprovato a leggerlo, ma sempre con lo stesso esito. Finalmente, in questi
giorni, ho tentato con l'audiolibro e… alla fine ce l'ho fatta. Ciò non vuol
dire, però, che mi sia piaciuto o, ancor meno, che io sia certa di averlo
completamente capito. È un romanzo grigio, come grigi sono i personaggi,
l'ambientazione, le vicende raccontate. Non c'è mai un guizzo di novità che risvegli
l'attenzione, accade tutto in sordina, in un contesto cittadino apparentemente
sempre uguale. Eppure è proprio questa la forza del romanzo: è, probabilmente,
proprio questo che voleva raccontarci Simenon. Le vicende che sconvolgono la
vita del giovane Frank e degli altri personaggi si svolgono nella più completa
apatia generale, nella grigia e fumosa quotidianità di una città occupata. Sotto
la cenere, però, ci sono sommovimenti pericolosi, perché proprio quando crediamo
di passeggiare soli e indisturbati per la via, da un vicolo o da una finestra
qualcuno ci sta osservando ed è pronto a riferire ciò che facciamo e diciamo.
Ecco, riconosco tutto il valore di questo romanzo, ma non riconosco Simenon, o
almeno non del tutto. Non è un'opera che rileggerei, ma voi datele una
possibilità… se è piaciuta a tanti un motivo ci sarà… e mal che vada avrete letto
un Simenon, che di sicuro non è tempo perso.
Opera recensita: "La neve era sporca" di Georges
Simenon
Editore: Adelphi, ed. originale 1948
Traduttore: Mario Visetti
Genere: narrativa straniera
Ambientazione: indefinita, probabilmente Europa centrale
Pagine: 266
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 6.
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