Sinossi:
Ungheria, 1943. Eva credeva di sapere cosa fosse l'amore.
Fidanzata con un brillante studente di medicina, pensava di avere tutto ciò che
potesse desiderare. Ma, da quando il suo sguardo ha incrociato quello di
Aleandro, un giovane artista dalle grandi ambizioni, Eva non ha più certezze.
L'unica cosa che sa è che nessuno la fa sentire così, come se si fosse
svegliata da un lungo sonno. Tra i due nasce un sentimento che si fa ogni
giorno più forte: non importa che lei sia già promessa a un altro e che suo
padre – fervente sostenitore del nazismo – impazzirebbe di rabbia se sapesse
che la figlia frequenta un uomo di una razza inferiore. Eva è disposta a
lottare con ogni mezzo per affermare il suo diritto alla felicità. Quel sogno,
però, sta per essere spazzato via dalla guerra che infuria in tutta Europa e
che, alla fine, travolgerà anche le loro vite. Eppure, nonostante gli anni e i
chilometri di distanza, Eva e Aleandro non smetteranno mai di cercarsi e di
credere che il loro amore sia più forte anche del destino... Ci sono momenti in
cui tutto sembra perduto, periodi in cui pare esserci spazio solo per la
sofferenza. La storia di Eva e Aleandro invece ci ricorda di non perdere mai la
speranza, perché l'amore può illuminare anche le epoche più buie.
Commento:
Si può racchiudere efficacemente mezzo secolo di storia
europea e mondiale nelle pagine di un romanzo? Sì, si può, se si parla d'amore.
L'amore è, infatti, il cuore pulsante, il fulcro, il motore di queste pagine,
sepolto sotto una guerra terribile, un'occupazione, una valanga di pregiudizi,
la ghettizzazione, il razzismo, i chilometri e chilometri di distanza, i
decenni e le traversie della vita. Può un sentimento positivo sopravvivere
ragionevolmente a tutto questo? Sì, può, se è sincero, travolgente e puro come
quello che travolge Eva ed Aleandro, due giovani così diversi con due cuori
così affini. È quasi un privilegio leggere la loro storia, esserne testimoni
muti e impotenti mentre tutto congiura contro di loro. È un miracolo ritrovarli
ancora, molte pagine dopo, cambiati, provati, quasi annientati, eppure ancora
vivi. Sullo sfondo – ma poi neanche tanto – le vicende storiche e geopolitiche
di mezzo mondo che contribuiscono ad osteggiarlo, questo amore travagliato.
"Quando il mondo era nostro" è un romanzo intenso, con una trama
articolata e affatto scontata, che è un piacere leggere, nonostante le storie
che racconta piacevoli non lo siano di certo. Una lettura consigliata a chi ama
i romanzi storici (sebbene qui si parli di storia recente) e le grandi storie
d'amore.
Opera recensita: "Quando il mondo era nostro" di
Roxanne Veletzos
Editore: Nord, 2022
Traduttore: Anna Ricci
Genere: romanzo storico
Ambientazione: Ungheria
Pagine: 360
Prezzo: 19,80 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
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