Sinossi:
Argentina 1977. In un
Paese schiacciato da una dittatura feroce, sei personaggi intrecciano, sulle
note struggenti di un tango, i loro destini. Uno studente che abbraccia la
lotta clandestina e che poi è costretto a fuggire, una madre disperata in cerca
di una figlia scomparsa, un console che osa sfidare il regime, un ragazzo
derubato della propria identità, un tanghèro di strada assetato di vita. Ognuno
a suo modo "ritorna", come recita il titolo della canzone, ognuno ha
una sua ragione per non liberarsi del passato. E poi c'è Martina, il filo rosso
che li unisce. Martina ha poco più di vent'anni, una vita agiata e senza scosse
fino al momento in cui una serie di eventi drammatici ne travolge l'esistenza.
Improvvisamente, misteriosamente Martina scompare. Di lei nessuno sa più
niente, né i genitori che la cercano disperatamente, né il fidanzato, né gli
amici e i compagni di Università, né il console a cui aveva chiesto aiuto.
Sullo sfondo Buenos Aires, personaggio essa stessa, assiste agli orrori che i
militari perpetrano silenziosamente, contraddittoria
e indecifrabile perfino per chi ci è nato e cresciuto. Un puzzle che si
compone di passioni mai sopite, imprevedibili coincidenze, sospetti mai
confermati, fino allo sconvolgente, inatteso epilogo. Una storia di rara
potenza.
Commento:
Buenos Aires, primi di gennaio del 1978. Martina, giovane
donna di buona famiglia e studentessa di giurisprudenza, ha appena lasciato il
suo ragazzo, Juan Fernando, un tanguero cresciuto nel quartiere popolare de La
Boca. Quella di Martina è stata una decisione sofferta, tanto che mentre
percorre in lacrime la via che la riporterà a casa sua, ha quasi il tempo di
cambiare idea e di pensare di accettare la proposta di partire con lui per la
Patagonia, perciò, quando le arriva alle spalle e le afferra il braccio
all'improvviso, lei gli sorride. Da quel momento non si avranno più notizie di
lei. Si apre così Volver, il bel romanzo in cui Silena Santoni racconta una pagina
buia della storia mondiale, quella della durissima repressione messa in atto
dalla dittatura militare di Videla in Argentina dal 1976 al 1983. Volver è un
romanzo corale drammatico in cui si susseguono le voci e i punti di vista di
sei personaggi tutti tra loro legati che, a loro modo, sono stati vittime di questa
oscura vicenda. La prima a raccontarci una parte della storia è proprio Martina,
il trait d'union fra tutti loro, poi è la volta di un console italiano che ebbe
un ruolo chiave nell'aiutare coloro che temevano di poter essere arrestati (non
si può parlare neppure di dissidenti, qui, giacché bastava veramente poco per
rischiare l'arresto e la conseguente scomparsa); c'è poi Aleandro, amico di
Martina che avrebbe dovuto – e voluto – condividere con lei un pezzo di strada
decisivo; poi c'è Jorge, vittima anche lui, sebbene di un'atrocità diversa; c'è
poi la disperazione e il coraggio di Franca, la madre di Martina, che non ha
mai smesso di lottare e sperare. L'ultimo è proprio lui, Juan Fernando, la
pedina in grado di dirci davvero come sono andate le cose… e lo farà, in un
finale spiazzante e, francamente, destabilizzante. L'autrice ci racconta tutto
questo con stile puntuale ed asciutto, senza bisogno di iperboli per aumentare
il pathos: la storia e la drammaticità di quanto raccontato parla da sé. Volver
è un libro ben scritto, forte, lucido, appassionato. Un ottimo spunto per
approfondire l'amara vicenda dei Desaparecidos in Argentina, una pagina di
storia moderna che vale la pena conoscere per non dimenticare mai il valore
della libertà.
Opera recensita: "Volver" di Silena Santoni
Editore: Giunti, 2022
Genere: romanzo storico
Ambientazione: Argentina
Pagine: 372
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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