Sinossi:
Roy è un giovane psicologo laureatosi a pieni voti alla
Berkeley, in California, con un passato doloroso alle spalle. L'improvvisa
morte della madre lo
porta a far ritorno a Baltimora, sua città natale. In questa
occasione, Roy incontra di nuovo Sammy, una cara amica d'infanzia che ha da
poco perso la
sorella, Tamara, uccisa brutalmente dal marito. Lo
psicologo, colpito dalla notizia dell'uxoricidio e intenzionato a ricucire il
rapporto con Sammy, decide
di fermarsi a Baltimora più del dovuto, venendo a conoscenza
di alcuni retroscena nella vita delle due ragazze tutt'altro che trascurabili.
Consigliato
a distanza dal professor Dorey, e grazie a un insolito dono
che ha sempre rifuggito, Roy si troverà a indagare sulle cause della scomparsa
di Tamara, fino
a scoprire l'identità del vero colpevole.
Commento:
Beh, direi che la quarta di copertina sintetizza bene,
almeno a grandi linee, la storia. Tuttavia questo non è solo un giallo e Roy
non è solo un giovane psicologo: Roy era un ragazzo – ed oggi è un uomo – con un
dono: visualizzare il dolore degli altri. A causa di questa sua somatizzazione della
sofferenza altrui, Roy ha sempre cercato
di fuggire dal dolore lasciandosi dietro altro dolore. E’ quello che è accaduto
con la sua più cara amica Sammy: Roy è partito per la California senza nemmeno
dirglielo ed ora, a distanza di anni, tornato nella grigia e malinconica
Baltimora, deve affrontare le conseguenze della sua “fuga” e risolvere la
situazione. E’ così che, suo malgrado, si ritrova coinvolto in una vicenda
spinosa nella quale la sua amica Sammy è, a quanto sembra, una vittima: sua
sorella è stata assassinata dal marito e lei lotta per l’affidamento del
nipotino. Ma è davvero tutto così chiaro? Con l’intento di aiutare l’amica, Roy
si ritrova a fare i conti con una sofferenza radicata e diffusa, con il dolore
derivante dalla perdita e dall’abbandono, che miete vittime inconsapevoli anche
a distanza di tanto tempo.
Ed oltre a risolvere l’enigma, Roy apprende la lezione più
importante: imparare dal dolore, non fuggire dai problemi, sfruttare il suo
dono per capire meglio gli altri.
Una storia avvincente, dai risvolti imprevedibili: così come
Roy ha il dono di sentire su di sé il dolore degli altri, Francesco Plastina ha
la capacità di farci sentire le sensazioni del protagonista, la sua angoscia,
la negatività dell’oceano blu spento di Baltimora contrapposta al senso di rinascita
della California; l’incertezza dei suoi sentimenti, l’opacità della sua visione
influenzata dai risvolti personali. Questa capacità descrittiva compensa
ampiamente anche le piccole imprecisioni di una scrittura ancora un po’ acerba
e mi porta a consigliare questo libro per la profonda empatia che suscita con
il protagonista. Storia sorprendente, lettura consigliata.
Opera recensita: “Il male del mondo” di Francesco Plastina
Editore: Scatole parlanti, 2017
Genere: giallo
Ambientazione: Baltimora, Stati Uniti
Pagine: 156
Prezzo: 13,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
Nessun commento:
Posta un commento