Sinossi:
Nel cuore di una notte d'inverno in cui la neve ricopre
interamente Stoccolma, un ragazzo cammina lungo i binari di un ponte
ferroviario sospeso sul ghiaccio,
in direzione del centro. Perde sangue da una mano ed è in
gravissimo stato di shock: nel suo delirio febbricitante, parla di un
misterioso uomo della sabbia.
Il ragazzo si chiama Mikael e risulta scomparso da dodici
anni. Da sette è stato ufficialmente dichiarato morto. All'epoca dei fatti,
dopo lunghe ricerche,
tutti hanno preferito credere che Mikael fosse annegato
insieme alla sorellina, Felicia, scomparsa lo stesso giorno, sebbene i corpi
non siano mai stati
trovati. Tutti tranne il commissario Joona Linna. Lui ha
sempre saputo che i due fratelli sono tra le numerose vittime del più spietato
serial killer svedese,
Jurek Walter, l'uomo che lui stesso ha catturato anni prima.
Da allora Jurek Walter è detenuto in regime di isolamento nell'unità di massima
sicurezza
dell'ospedale psichiatrico Lowenstromska. Non può parlare
con nessuno ed è costantemente sedato, ma niente riesce a domarlo. Il male che
abita in lui è
animato da una furia incontrollabile. Con il ritorno di
Mikael, però, tutto cambia. Nessun caso può considerarsi chiuso. E Felicia
potrebbe essere ancora
viva... L'unico a sapere la verità è Walter, l'unico uomo
forse in grado di essere più pericoloso dietro le sbarre che da libero.
Qualcuno deve introdursi
nell'ospedale e conquistarsi la fiducia del serial killer,
sperando di indurlo a parlare. E, soprattutto, sperando di sopravvivergli...
Commento:
Quarto, avvincente episodio della saga che ha per
protagonista il commissario Joona Linna. L’introverso, abilissimo poliziotto
dagli occhi grigi e dal melodioso accento finnico stavolta dovrà combattere con
uno degli enigmi irrisolti che costellano la sua vita: un criminale che ha
catturato dodici anni prima e che ora è rinchiuso in un reparto di massima
sicurezza di un ospedale psichiatrico torna a far parlare di sé. Una delle sue
vittime, infatti, Mikael Koller Frost, scomparso all’età di dieci anni, fugge
dal luogo dov’era tenuto prigioniero e riporta alla luce un caso che tutti
credevano risolto. Tutti tranne Joona. Ora però bisogna salvare Felicia, la
sorella di Mikael rimasta ancora nella “capsula” e bisogna fare in fretta prima
che il morbo del legionario da cui è affetta ne provochi la morte. Occorre una
missione speciale, della massima segretezza e pericolosità e per compierla è
necessaria la bravura di Saga Bahuer che dovrà avvicinare il killer nella sua
tana senza lasciarsi manipolare dalla sua astuzia. Purtroppo la missione si
rivela più complicata del previsto.
Un thriller incalzante, come tutti quelli a cui ci ha
abituato Lars Kepler: neve, velocità, efferatezza, precisione chirurgica di
killer e poliziotti, è quello che troviamo ormai in ogni thriller di questa saga.
Tuttavia, sebbene sia noto che io amo quest’autore – o questi due autori
nascosti dallo pseudonimo di Kepler – per dovere di obiettività ammetto che
questo è, dei quattro thriller che ho letto, quello in cui la storia sembra più
inverosimile. Il cerchio quadra come al solito, le vicende sono appassionanti e
la tensione è altissima, ma in più di un punto durante la lettura mi sono detta
“Va beh, è assurdo”.
A parte questa mia considerazione personale, però, il livello
è comunque molto alto ed anche questa è una lettura consigliata agli amanti del
thriller nordico e di velocità e concitazione.
Opera recensita: “L’uomo della sabbia” di Lars Kepler
Editore: Longanesi, 2013
Genere: thriller
Ambientazione: Svezia
Pagine: 524
Prezzo: 16,40 €
Consigliato: sì
Voto: 8,5.
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