Sinossi:
Vita Castellá giace cadavere nella stanza di un lussuoso
albergo di Madrid, avvelenata con un caffè al cianuro. È stata la presidente
della Comunità Valenciana. Amata e detestata, benefattrice e prepotente, ha
dominato la città e la regione in una stagione segnata da una corruzione
pervasiva e quasi proverbiale. La rete di potere che da lei si è estesa ha
lasciato al suo ritiro una schiera di scheletri in moltissimi armadi. Della sua
morte, le autorità, il capo della polizia, il ministro, vogliono far passare
una versione ufficiale meno compromettente, un infarto che eviti «un casino di
dimensioni stratosferiche». L'inchiesta di polizia è però inevitabile. L'idea
brillante è di affidarla a degli investigatori inesperti e malleabili. Come
Berta e Marta, due sorelle giovanissime appena uscite dall'Accademia di
Polizia. Diverse l'una dall'altra come due fiocchi di neve, sono acute,
ambiziose e sono donne, cioè con una emergente avversione per i maschi al
potere. Vanno così per la loro strada di poliziotte determinate. Con un po' di
rimorso «tacendo e mentendo» ai loro capi come questi fanno con loro due. E
s'inerpicano in un'inchiesta che si svolge in una fascinosa Valencia. Poteri e
misteri, false apparenze, vendette e rancori, altri spietati omicidi debbono
svelare a poco a poco, anche con l'aiuto dell'affezionato addetto stampa della
presidente, «Boro» Badía, un giornalista a cui il «partito» ha spezzato la
carriera e ferito la dignità a causa del-le scelte sessuali. Le due creature di
Alicia Giménez-Bartlett, le sorelle Miralles, Berta e Marta, sfidano lo
stereotipo del detective tradizionale. Le ubbie, le paturnie, e i sogni propri
di ogni ragazza risaltano nei dialoghi, e danno al mistero poliziesco la stessa
quotidiana leggerezza che ha reso famosa l'ispettrice di Barcellona Petra
Delicado. Quell'umorismo d'ambiente che ha tra i suoi scopi, come sempre nei
romanzi dell'autrice, anche quello di affermare i diritti.
Commento:
"La presidente" è il primo romanzo che leggo di
Alicia Gimenez-Bartlett e devo dire che non ne sono rimasta delusa, sebbene neppure
particolarmente colpita. Trovo gradevolissime sia l'ambientazione (sarà che ho
un occhio particolare per la Spagna e per Valencia) che la scrittura della
Bartlett, ironica, fresca, capace di affrontare temi spinosi senza banalizzarli
né appesantire la narrazione. Non sono, però, del tutto convinta dalle due
protagoniste, le ispettrici sorelle, Berta e Marta Miralles: le trovo troppo evanescenti,
tendenti a sparire presto dalla memoria. Chissà se col prosieguo della serie
acquisteranno spessore, unicità e si renderanno più interessanti. Anche
qualcosa nello stile della Bartlett mi ha lasciata perplessa: ho trovato la
lettura sin troppo lenta ed a tratti vagamente ridondante… che dire? Romanzo
piacevole, sì, ma di certo non uno dei migliori gialli che abbia mai letto. In
ogni caso, lo consiglio, specie a chi non ama i thriller adrenalinici o i noir
troppo crudi.
Opera recensita: "La presidente" di Alicia
Gimenez-Bartlett
Editore: Sellerio, 2023
Traduzione: Maria Nicola
Genere: giallo
Ambientazione: Valencia, Spagna
Pagine: 416
Prezzo: 16,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.
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