Sinossi:
Jasmin è una donna, una
madre, un soldato dell’esercito svedese di stanza in Kosovo. Vive per l’amore
del figlio Dante, che ha avuto da un suo commilitone, un uomo poco affidabile
che cerca di affogare nell’alcol e nella droga gli orrori della guerra. Jasmin
in Kosovo è stata ferita gravemente, e durante il ricovero in ospedale, mentre
lottava tra la vita e la morte, la sua anima si è trovata per qualche giorno in
un’affollata e misteriosa città portuale dove tutti i cartelli sono scritti in
cinese e dove ha visto imbarcarsi, per non tornare mai più, uno dei suoi
uomini. Ma Jasmin è forte e sa come tornare dalla città misteriosa, sa che si
deve stare molto attenti a non farsi rubare la targhetta d’argento che ti
mettono al collo quando arrivi nella città misteriosa, perché è il
lasciapassare per il ritorno. Due anni dopo la prima esperienza nella città dei
morti, Jasmin ci ritorna di nuovo con il figlio: hanno avuto un incidente
d’auto e solo lei riesce ad allontanarsi per tornare di nuovo nel mondo dei vivi,
lontano dal porto delle anime. Dante è molto più grave, dev’essere operato, e
Jasmin non può abbandonarlo nella città misteriosa: deve tornare, lottare per
quello che ha di più caro, in un terribile gioco di morte che rischia di
vederla sconfitta.
Commento:
Dove andiamo quando moriamo? Al di là delle convinzioni
religiose di ciascuno, nessuno può veramente dirlo con certezza. Tuttavia
coloro che sono stati in coma o hanno subito un arresto cardiaco non fatale
raccontano di luci, persone, luoghi mai visti.
E' da questi racconti che prende le mosse "Il porto
delle anime", il primo thriller di Lars Kepler non appartenente alla saga
di Joona Linna. E' la storia di Jasmin che, per varie ragioni, ha avuto
contatto più volte con la "città portuale", il luogo di transizione
dove approda chi si trova tra la vita e la morte. Quando ritorna in sé e
racconta ciò che ha visto, però, Jasmin viene creduta pazza, internata,
allontanata temporaneamente dal figlio Dante. Tuttavia, proprio in occasione di
un pauroso incidente stradale che rischia di costare la vita al figlio, Jasmin riesce
a dimostrare – prima a se stessa e poi ad altri – che ciò che vede nel coma è
reale, esiste davvero e non è un semplice sogno o il frutto di una psicosi.
Anche il mondo intermedio, però, presenta i suoi misteri, al contrario di ciò
che immaginiamo essere un luogo idilliaco e di pace assoluta. Spetterà a Jasmin
risolverne alcuni se vorrà riportare alla vita suo figlio.
Soffermandoci per un momento sulle questioni stilistiche,
questo libro è diverso da ciò a cui ci ha abituato Lars Kepler: freddezza,
razionalità, colpi di scena… Eppure si trovano, nel corso della storia,
elementi famigliari come il ritmo serrato, la tattica militare, la padronanza
delle armi, l'elevata capacità descrittiva.
Passando ora alle considerazioni personali… beh, sono
confusa. Mai come in questo caso non so dire se questo libro mi sia piaciuto o
meno: non mi piace la scarsa aderenza con la realtà, non mi piace l'atmosfera
surreale che pervade tutte le pagine, sono stata tentata di abbandonarlo ancor
prima di arrivare a metà… però poi l'incalzare della storia mi ha coinvolta mio
malgrado, mi sono ritrovata immersa in un thriller a quelli cui sono abituata,
sebbene ambientato in un mondo incorporeo e irragiungibile se non con una morte
temporanea (almeno stando a quanto si dice qui, poi chi può dire quale sia la
realtà?). Quindi… non mi sento, in coscienza, di consigliarlo, ma se questa
storia in qualche modo vi ha incuriosito… perché no? Non è brutto o mal scritto…
è solo un po' troppo inverosimile per i miei gusti. Magari non lo è per i gusti
di qualcun altro!
Opera recensita: "Il porto delle anime" di Lars
Kepler
Editore: Longanesi, 2015
Genere: thriller
Ambientazione: Svezia-"città portuale"
Pagine: 360
Prezzo: 16,90 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 6,5.
Nessun commento:
Posta un commento