Sinossi:
Una Milano che è insieme
ritratto della metropoli e simbolo della babele d'ogni tempo. Su questo sfondo
si muove il protagonista di "Un amore": un uomo inconsapevole di aver
atteso troppo, che è rimasto nell'intimo un giovane e crede che il sentimento
possa compiere miracoli. E così il professionista maturo si innamora
perdutamente di una donna giovanissima, ma già carica della cinica
spregiudicatezza e della stanchezza morale di un'epoca. Unico romanzo erotico
di Buzzati, "Un amore" continua l'indagine nelle inquietudini
dell'uomo contemporaneo descrivendo la parabola di un amore vero, di esemplare
limpidezza, destinato a smarrirsi nella menzogna come in un labirinto.
Commento:
Antonio, rispettato architetto milanese giunto alle soglie
dei cinquant'anni, si innamora perdutamente ed irrimediabilmente di Laide, una
giovanissima squillo-ballerina-modella fotografica conosciuta nella "discreta"
casa d'appuntamenti della signora Ermelina. A dire il vero non si capisce bene –
e non lo capisce neppure Antonio – perché egli si innamori proprio di lei: non
è la prima prostituta che incontra, non ha una bellezza speciale, non è neppure
tra le migliori nel suo mestiere… eppure Antonio ne è avvinto si dal primo
incontro, all'inizio non ne è consapevole, ma ben presto si accorge di non
riuscire a non pensare a lei. Totalmente perduto dietro a questa ragazzetta tutt'altro
che acqua e sapone, Antonio diventa l'ombra di se stesso: si lascia
consapevolmente umiliare, raggirare, conquistare, legare sempre più stretto, fa
la figura del demente con tutti, non lavora più con passione, è sempre
infelice, distratto, in pena… e non riesce a reagire. Sa come dovrebbe
comportarsi "un vero uomo", ma la paura di perdere Laide – che intanto
se ne approfitta bellamente – lo riporta ogni volta alla silenziosa
accettazione di qualunque umiliazione. Il guaio è che Antonio Laide la ama
veramente: con il progredire della relazione e con la sua conseguente discesa
nella degradazione, si accorge che ciò che lo lega a lei non è più neppure
bisogno di sesso, ma bisogno fisico di vederla, anche solo per pochi minuti,
poiché ne va della sua salute mentale, ossessionato com'è dal sospetto e
dall'infelicità. E, come prevedibile, la svolta finale arriva… spetterà a lui
decidere se prendere Laide con tutti i segreti, le bugie, i sotterfugi che si
porta dietro e che sembrano l'unica sua barriera per restare in vita, o
lasciarla al suo destino infame.
Un romanzo stupendo, che mi ha coinvolta, fatta sentire
partecipe e vicina ad Antonio e, ad un certo momento, anche a Laide. Sì, anche
a lei, perché si intuisce chiaramente che non è tutto come sembra: Laide è
davvero una ballerina, è davvero una prostituta, ma cos'altro c'è dietro questa
ragazza così inquieta, ingabbiata da una vita che ha scelto solo in parte? Cosa
c'è dietro alle sue bugie, ai suoi artifici, alla sua spavalderia, al suo
portamento arrogante e baldanzoso? E si rimane, alla fine, confusi, con queste
domande ancora in testa, ma comunque parzialmente pacificati da un epilogo
forse troppo frettoloso e poco "spiegato". Libro che consiglio
senz'altro a chi non si lascia influenzare dal perbenismo e dalla morale. Per
me è stata, di certo, un'ottima lettura.
Opera recensita: "Un amore" di Dino Buzzati
Editore: Mondadori, prima ed. 1963
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: Milano
Pagine: 294
Prezzo: 14,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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